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Ue, Weber a Euronews: Populisti ed estremisti sono i principali concorrenti del Ppe

Il Presidente del PPE Manfred Weber parla con Euronews a Valencia.
Il Presidente del PPE Manfred Weber parla con Euronews a Valencia. Diritti d'autore  Euronews
Diritti d'autore Euronews
Di Sandor Zsiros & Jesse Dimich-Louvet
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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In un'intervista a Euronews, il presidente del Ppe Manfred Weber ha messo in guardia da un'ondata autoritaria in Europa, impegnandosi a non collaborare mai con partiti di estrema destra come il Rassemblement national francese o l'AfD tedesco

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Al Congresso del Partito Popolare Europeo (Ppe) in corso a Valencia, il presidente Manfred Weber ha lanciato un chiaro avvertimento: "In Europa avanza un’ondata autoritaria, e il nostro compito è contrastarla senza compromessi". Intervistato da Euronews, Weber ha escluso qualsiasi alleanza formale con forze politiche che definisce “estremiste”, tra cui l’AfD tedesca e il Rassemblement national di Marine Le Pen.

“Con partiti come quello di Alice Weidel o Marine Le Pen non c’è alcuna possibilità di collaborazione. La nostra linea è chiara e i cittadini possono contare su di essa", ha affermato il leader del Ppe.

Weber: "Aperto al dialogo, ma no ai populismi"

Pur mantenendo una linea dura contro i populismi, Weber si è detto aperto a un dialogo con forze conservatrici “credibili”, come Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni o l’Ods del premier ceco Petr Fiala, entrambi nel gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (Ecr). “Meloni, insieme ad Antonio Tajani, ha dimostrato di essere una figura affidabile, di centro. Così come Fiala, che combatte contro l’oligarchia di Andrej Babiš”, ha spiegato.

Alla domanda se il Ppe si sia spostato a destra, Weber ha respinto l'ipotesi, sottolineando invece l'impegno del partito nei confronti dei principi democratici e del coinvolgimento degli elettori.

"Il nostro messaggio è di ascoltare le persone, di guidare e poi anche di realizzare", ha detto, riconoscendo il crescente appeal dei movimenti populisti in tutta Europa.

Ue versus Stati Uniti?

Weber ha sottolineato la necessità di una narrazione rinnovata in un mondo in cui gli Stati Uniti non sono più l'ancora globale dominante e ci si aspetta che l'Europa assuma sempre più responsabilità.

"Il più grande partito d'Europa deve fornire all'Europa esattamente questo modo di pensare", ha affermato.

Durante l’intervento, Weber ha criticato le dichiarazioni del vicepresidente statunitense JD Vance, che alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco ha accusato l’Ue di reprimere la libertà di parola. “Non tutto è permesso. In Europa non si può mentire, non si può incitare all’odio, non si può essere antisemiti. Difendiamo lo Stato di diritto”, ha replicato Weber.

Il leader del Ppe ha poi sottolineato il bisogno di una nuova narrazione europea in un contesto geopolitico in trasformazione: “L’Europa deve assumersi più responsabilità. Non possiamo più contare solo sugli Stati Uniti. Il Ppe, il più grande partito europeo, deve guidare questo cambiamento”.

Alle ultime elezioni europee, il Ppe ha ottenuto il 19,7 per cento dei voti. Un risultato che, secondo Weber, rappresenta un mandato chiaro: “I cittadini hanno scelto di voltare pagina rispetto all’agenda progressista. Ma nessuno può governare da solo. È il tempo di costruire una nuova maggioranza democratica, credibile e responsabile”.

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