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Ucraina, terzo incontro tra l'inviato statunitense Witkoff e Putin

Il presidente russo Vladimir Putin e l'inviato speciale statunitense Steve Witkoff si stringono la mano prima del colloquio a San Pietroburgo, in Russia, l'11 aprile 2025
Il presidente russo Vladimir Putin e l'inviato speciale statunitense Steve Witkoff si stringono la mano prima del colloquio a San Pietroburgo, in Russia, l'11 aprile 2025 Diritti d'autore  Gavriil Grigorov, Sputnik, Kremlin Pool Photo via AP
Diritti d'autore Gavriil Grigorov, Sputnik, Kremlin Pool Photo via AP
Di Emma De Ruiter Agenzie: AP
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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L'Ucraina ha approvato una proposta di cessate il fuoco degli Stati Uniti, ma la Russia l'ha di fatto bloccata imponendo una serie di condizioni. I governi europei hanno puntato il dito contro Putin

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L'inviato speciale degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Steve Witkoff, è attualmente a San Pietroburgo per un colloquio con il presidente russo Vladimir Putin. Si tratta del terzo incontro di questo tipo, con il quale si punta a convincere il Cremlino ad accettare un cessate il fuoco completo in Ucraina.

Trump: "La Russia deve sbrigarsi"

Witkoff, che ha già esercitato pressione sul Cremlino affinché accettasse una tregua, ha incontrato inizialmente l'inviato di Putin, Kirill Dmitriev. Sul negoziato pesano i crescenti interrogativi sulla reale volontà della Russia di fermare una guerra che dura da ormai oltre tre anni. L'Ucraina ha infatti approvato una proposta di cessate il fuoco degli Stati Uniti, ma il Cremlino l'ha di fatto bloccata imponendo una serie di condizioni. I governi europei hanno di conseguenza puntato il dito contro Putin.

Venerdì scorso, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha scritto sulla sua piattaforma di social media Truth che "la Russia deve darsi una mossa" per porre fine al conflitto, considerato dallo stesso capo di Stato americano "terribile e insensato".

Gli Usa: "La situazione in Ucraina non si risolverà militarmente"

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato in vista dei colloqui che "non sono previsti passi avanti", aggiungendo che "il processo di normalizzazione delle relazioni è in corso". Secondo l'Istituto per gli studi sulla guerra, un think tank con sede a Washington, la Russia starebbe invece "usando i colloqui bilaterali con gli Stati Uniti per ritardare i negoziati sulla guerra in Ucraina. Ciò lascia immaginare che il Cremlino non sia interessato a seri accordi di pace".

Washington rimane impegnata a garantire un accordo di pace, anche se sono passate quattro settimane da quando ha avanzato le proprie proposte di cessate il fuoco, ha sottolineato da parte sua la portavoce del dipartimento di Stato americano Tammy Bruce. "È una dinamica che non sarà risolta militarmente. È un tritacarne. Non c'è modo di discutere di null'altro, finché non cessano le armi e le uccisioni".

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