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Fact checking: l'Ue non "confischerà" i risparmi degli europei per spenderli nella difesa

Una persona che preleva denaro da un bancomat
Una persona che preleva denaro da un bancomat Diritti d'autore  Claudio Centonze/EU/Claudio Centonze
Diritti d'autore Claudio Centonze/EU/Claudio Centonze
Di Mared Gwyn Jones
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Una nuova spinta per incentivare i cittadini europei a investire in beni dell'Ue è stata oggetto di una campagna di disinformazione online

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La Commissione europea non sta cercando di "confiscare" fino a 10mila miliardi di euro di denaro nascosto nei conti di risparmio dei cittadini europei per spenderli nella difesa, nonostante un'affermazione che circola ampiamente sui social media.

Euroverify ha rilevato la falsa affermazione su X, TikTok, Facebook e YouTube, alimentata da un articolo pubblicato dall'agenzia di stampa statale russa TASS. La campagna di disinformazione accusa falsamente Bruxelles di voler attingere ai risparmi dei contribuenti per "finanziare la sua macchina da guerra" e "militarizzare l'Ue".

La proposta della Commissione Ue per l'Unione del risparmio

Le affermazioni infondate sembrano essere state messe insieme in seguito a un annuncio fatto dall'esecutivo dell'Ue con sede a Bruxelles il 19 marzo.

Quel giorno, la Commissione ha presentato una nuova proposta per l'Unione del Risparmio e degli Investimenti (Siu), un rebrand della precedente Unione dei Mercati dei Capitali, in una nuova spinta per incoraggiare i cittadini europei a investire i loro risparmi in attività dell'Ue piuttosto che lasciarli in conti bancari.

La proposta mira a centralizzare la supervisione del mercato e a offrire incentivi fiscali ai risparmiatori. L'obiettivo della Commissione è infatti quello di garantire che i risparmiatori generino maggiori entrate, consentendo al contempo al blocco stesso di effettuare gli investimenti strategici di cui ha bisogno.

L'esecutivo afferma che circa 10mila miliardi di euro di risparmi dei cittadini sono attualmente depositati in conti di risparmio a basso rendimento e che 300 miliardi di euro di questi sono investiti ogni anno in mercati non Ue.

In un discorso tenuto a Francoforte il 6 marzo, il Commissario europeo per i servizi finanziari Maria Luís Albuquerque ha dichiarato, anticipando la proposta, che: "Gli europei sono tra i migliori risparmiatori al mondo, eppure non ottengono rendimenti significativi dai loro risparmi", ha aggiunto. "Questo è semplicemente ingiusto".

"L'Unione del Risparmio e degli Investimenti ha l'obiettivo di far sì che i cittadini ottengano un maggiore e migliore rendimento del loro denaro, ma anche che (...) le imprese abbiano accesso al capitale tanto necessario", ha dichiarato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in occasione del vertice dei leader dell'Ue del 20 marzo.

Questo non significa assolutamente che l'esecutivo dell'Ue accederà ai conti di risparmio privati dei cittadini. Il blocco ha infatti alcune delle normative più forti al mondo volte a proteggere i conti di risparmio.

Perché gli utenti sostengono che i risparmi saranno spesi per la difesa

L'istituzione di una solida Unione europea del risparmio e degli investimenti è considerata fondamentale per rafforzare la competitività del blocco e liberare investimenti in settori critici, tra cui la difesa.

Potrebbe liberare capitali per le piccole e medie imprese e per le imprese più grandi, in modo da convogliare maggiori investimenti in progetti strategici, tra cui il potenziamento della base industriale di difesa del continente.

"Sia a Bruxelles che negli Stati membri dobbiamo trovare gli strumenti per incanalare l'enorme quantità di risparmi privati verso gli investimenti di cui abbiamo bisogno, dall'energia all'innovazione, dall'industria all'edilizia, dal digitale allo spazio o alla difesa", ha dichiarato Albuquerque.

All'inizio di marzo l'esecutivo dell'Ue ha presentato una proposta separata per "riarmare" il continente in risposta alla guerra di aggressione della Russia in Ucraina e alla minaccia che essa rappresenta per l'intero continente.

Militari ucraini sistemano una bomba su un drone d'attacco Vampire sulla linea del fronte vicino a Chasiv Yar, 31 marzo 2025
Militari ucraini sistemano una bomba su un drone d'attacco Vampire sulla linea del fronte vicino a Chasiv Yar, 31 marzo 2025 AP Photo

Questa proposta ha un valore potenziale di 800 miliardi di euro, anche se la cifra principale è considerata altamente ipotetica.

La maggior parte di questa somma verrebbe liberata modificando le regole fiscali dell'Ue per consentire agli Stati membri di spendere di più per la difesa senza far scattare la cosiddetta procedura per i disavanzi eccessivi, un meccanismo che l'UE utilizza per tenere sotto controllo il deficit e il debito dei Paesi.

La Commissione cercherebbe anche di raccogliere fondi sui mercati dei capitali per poi prestare fino a 150 miliardi di euro agli Stati membri da spendere per la difesa.

Guntram Wolf, analista senior del think tank Bruegel, ha dichiarato il mese scorso a Euronews che questo aumento di spesa potrebbe esercitare "una certa pressione sui prezzi" e far salire l'inflazione "almeno leggermente", ma che altrimenti i contribuenti non sopporterebbero oneri a causa del piano.

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