Il processo contro l'attore francese è ancora in corso, Depardieu rischia fino a cinque anni di carcere e una multa di 75mila euro in caso di condanna
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Nel terzo giorno del processo per molestie e violenze sessuali contro Gérard Depardieu, l'attore francese è stato messo a confronto con la seconda delle sue accusatrici, Sarah, assistente alla regia del film Les Volets Verts.
Dopo lo scontro con Amélie, nel quale ha ammesso di aver detto volgarità e di aver agito in modo improprio ma ha negato violenze di tipo sessuale, l'attore, 76 anni, è stato chiamato a rispondere alle accuse di Sarah.
Quest'ultima ha affermato in aula di essere stata toccata per tre volte da Depardieu sulle natiche e sul seno: "Mi sono ritrovata bloccata contro una porta e lui mi ha messo una mano sul seno", ha testimoniato.
La donna ha aggiunto che Depardieu le ha palpeggiato il sedere per la prima volta quando è rimasta sola con lui per un breve momento, mentre andavano verso il set del film.
"Di punto in bianco, mi ha messo una mano sul sedere", ha detto, aggiungendo di non aver detto nulla perché era "sotto shock" e "pietrificata".
In un secondo incidente, ha raccontato che Depardieu le ha improvvisamente messo entrambe le mani sul seno. "Ho detto 'No'. Ero spaventata". Ha anche descritto di aver detto "no" a Depardieu durante un terzo episodio simile.
La donna ha raccontato di aver riportato il problema al suo diretto responsabile, che ha poi allertato altri responsabili della produzione del film, provocando la rabbia dell'attore. Sarah ha aggiunto di aver poi "minimizzato" il problema perché voleva continuare a fare il suo lavoro, aggiungendo di voler "gestire la cosa da sola, ed essere forte".
La denuncia contro Depardieu
La decisione di presentare una denuncia formale è partita per solidarietà con l'altra attrice e perché "la gente sapesse la verità", ha concluso.
Depardieu ha ripetutamente negato le accuse in tribunale mercoledì, dicendo: "Non sono così". "Penso che forse, non so, era diffidente a causa della mia reputazione di essere volgare, rozzo, maleducato", ha dichiarato Depardieu. "Ma io non sono solo questo. Rispetto ancora le persone".
L'attore ha anche detto alla corte che sul set cinematografico è quasi sempre accompagnato da assistenti, tra cui la sua guardia del corpo, e ha suggerito che raramente si trova da solo con una lavoratrice.
Il processo di questa settimana è la prima volta che una delle oltre 20 accuse di cattiva condotta contro Depardieu arriva in tribunale. Alcuni casi sono stati archiviati per mancanza di prove o per prescrizione.
L'attrice Fanny Ardant difende Depardieu
Alcune figure del mondo del cinema francese hanno espresso il loro sostegno a Depardieu. L'attrice Fanny Ardant, che si è descritta come un'amica di lunga data dell'attore, ha convenuto che le sue parole possono essere scortesi e volgari, ma ha detto di non aver mai assistito a gesti che ha trovato "scioccanti".
"Quello che voglio dire in quest'aula è che so che il mondo è cambiato, che la società è cambiata, che gli standard non sono più gli stessi", ha detto Ardant. "Ci sono cose che abbiamo tollerato che non sono più tollerabili".
Il processo è ancora in corso, l'attore rischia fino a cinque anni di carcere e una multa di 75mila euro in caso di condanna.