Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Usa - Ue: Bruxelles resta in silenzio dopo le accuse di Washington, nonostante una missione milionaria nel Mar Rosso

Membri dell'equipaggio della fregata italiana Virginio Fasan, operante nell'ambito dell'operazione EUNAVFOR ASPIDES, il 6 luglio 2024
Membri dell'equipaggio della fregata italiana Virginio Fasan, operante nell'ambito dell'operazione EUNAVFOR ASPIDES, il 6 luglio 2024 Diritti d'autore  European Union, 2024
Diritti d'autore European Union, 2024
Di Alice Tidey
Pubblicato il
Condividi questo articolo Commenti
Condividi questo articolo Close Button

Gli Stati membri dell'Ue hanno lanciato una missione nel 2024 per proteggere la navigazione commerciale nel Mar Rosso. Ma dopo la pubblicazione delle chat in cui alcuni funzionari Usa accusano l'Ue, Bruxelles resta in silenzio

PUBBLICITÀ

Ancora nessun commento da parte dei funzionari europei sulle chat trapelate in cui alti funzionari del governo statunitense avrebbero accusato l'Europa di "scaricare" nel Mar Rosso, nonostante i milioni di euro spesi nell'ultimo anno per proteggere le navi commerciali dagli attacchi degli Houthi.

Negli ultimi 13 mesi ventuno Stati membri dell'Ue hanno preso parte all'operazione Aspides per proteggere le navi commerciali nel Mar Rosso a un costo comune di 8 milioni di euro. I governi che prendono pare in questo progetto pagano il conto per i propri mezzi e il personale dispiegato nell'area.

La missione è stata lanciata nel febbraio 2024 per un periodo iniziale di un anno in risposta ai ribelli Houthi sostenuti dall'Iran nel Yemen. Il gruppo di ribelli ha lanciato attacchi missilistici e con droni contro le navi commerciali dopo l'inizio dell'offensiva israeliana nella Striscia di Gaza dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre.

Il mese scorso è stato prorogato per un altro anno e il costo per le strutture di comando comuni - tra cui Operation HeadQuarters, Force Headquarters e sistemi di comando e controllo - dovrebbe salire a 17 milioni di euro.

"Odio salvare l'Europa ancora una volta"

Il segretario alla Difesa statunitense Pete Hegseth ha affermato in una chat di Signal creata nei giorni precedenti agli attacchi statunitensi contro obiettivi Houthi nello Yemen che l'Europa starebbe "scaricando" nel Mar Rosso. Il Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti considera la conversazione "autentica".

Il vicepresidente JD Vance aveva messo in dubbio la necessità di lanciare gli attacchi che, secondo lui, avrebbero prodotto più benefici all'Europa che non agli Stati Uniti e che sarebbero stati difficili da spiegare ai cittadini americani e ha tuonato: "Odio dover salvare di nuovo l'Europa".

Nella chat, a cui sembra essere stato aggiunto per errore il caporedattore di The Atlantic, un utente con le iniziali "S M", che si ritiene essere il vice capo dello staff della Casa Bianca Stephen Miller, affermava che Washington intende "chiarire all'Egitto e all'Europa" che si aspetta qualcosa in cambio.

"Se gli Stati Uniti ripristinano con successo la libertà di navigazione a caro prezzo, è necessario che in cambio venga tratto qualche ulteriore guadagno economico".

Diversi Paesi dell'Ue che partecipano ad Aspides ,contattati da Euronews, hanno rifiutato di commentare la notizia o ci hanno rimandato al Servizio per l'azione esterna dell'Unione europea, anche contattato da Euronews.

700 navi mercantili protette

Per Emily Tasinato, ricercatrice paneuropea presso l'European Council on Foreign Relations, un thinktank con sede a Bruxelles, "il fatto che il gabinetto di Trump si sia riferito all'Europa come a degli "scrocconi" non sorprende, dato che Donald Trump ha ripetutamente accusato i partner europei di sfruttare la potenza militare degli Stati Uniti".

Il Presidente degli Stati Uniti ha ad esempio invitato gli alleati europei della Nato ad aumentare in modo significativo le spese per la difesa, lasciando intendere che Washington potrebbe rifiutarsi di aiutare un alleato sotto attacco se questo non spende abbastanza per la difesa.

L'Aspides, ha detto Tasinato, ha finora "svolto un ruolo chiave nel garantire il passaggio sicuro delle navi e nell'intercettare gli attacchi di droni e missili degli Houthi" con un impatto "in qualche modo positivo" sulla libertà di navigazione marittima nella regione.

Secondo la Forza navale dell'Ue, Aspides - che ha una media di tre fregate schierate in qualsiasi momento - ha intercettato quattro missili balistici antinave, 18 droni aerei e due droni marini e ha fornito supporto a oltre 700 navi mercantili. Di queste, più di 410 hanno ricevuto un'attenta protezione, beneficiando di servizi di scorta e sorveglianza.

La missione difensiva ha anche salvato quasi 50 marittimi e ha contribuito a prevenire un grave disastro ambientale e umanitario dopo l'attacco dell'agosto 2024 alla petroliera MV Sounion.

Tasinato ha tuttavia affermato che Aspides non sta "avendo un ruolo veramente incisivo" a causa di "problemi di efficacia e di aspetti operativi" e perché il suo "focus ha portato a una strategia difensiva a breve termine che, pur essendo valida, manca di un piano più ampio e completo per affrontare la minaccia Houthi e ripristinare la libertà di navigazione pre-crisi".

"Nuovi tipi di guerre non possono essere vinte facilmente"

Washington ha dichiarato che gli attacchi della scorsa settimana erano una rappresaglia per anni di attacchi Houthi contro "navi statunitensi e di altre nazioni" e per la continua interruzione del commercio, con navi da guerra e navi commerciali statunitensi prese di mira rispettivamente 170 e 145 volte dal 2003.

Il Pentagono ha dichiarato che gli attacchi hanno preso di mira i siti di addestramento degli Houthi, le infrastrutture dei veicoli aerei senza pilota, le capacità di produzione di armi e le strutture di stoccaggio delle armi.

Il portavoce del Pentagono, Sean Parnell, ha dichiarato ai giornalisti che "questa operazione ha un termine ben preciso, cioè nel momento in cui gli Houthi si impegnano a smettere di attaccare le nostre navi e di mettere a rischio le vite americane".

"Questa campagna sarà incessante per degradare la loro capacità e per aprire le rotte di navigazione nella regione e difendere la nostra patria", ha aggiunto.

Sia Tasinato che George Tzogopoulos, memebro senior del thinktank Fondazione ellenica per la politica europea ed estera concordano sul fatto che l'approccio puramente militare degli Stati Uniti, così come l'atteggiamento difensivo dell'Ue finora, difficilmente porterà a una soluzione duratura.

"Un impegno militare più profondo risolverà la crisi multidimensionale del Medio Oriente e l'imbroglio del Mar Rosso che ne fa parte? Forse sì, ma l'esperienza suggerisce che nuovi tipi di guerra non possono essere vinti facilmente", ha dichiarato Tzogopoulos a Euronews.

"È molto significativo ricordare che le radici del problema non risiedono solo nell'ostilità tra Israele e Stati Uniti e Iran, ma anche nella mancata risoluzione diacronica della questione palestinese".

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi questo articolo Commenti

Notizie correlate

Stati Uniti, il disprezzo dei funzionari di Trump per l'Europa rivelato dalla chat trapelata

Il vicepresidente Usa J.D. Vance a von der Leyen: "Le tensioni commerciali con l'Ue sono in aumento"

Ue, la decisione sull'obiettivo climatico per il 2040 sarà ritardata: "I Paesi non sono pronti"