La donna ha parlato con la stampa all'uscita dell'aula del tribunale di Avignone, dove l'ex marito Dominique è stato condannato a 20 anni di carcere per stupro
"Penso a tutte le vittime sconosciute le cui storie non sono state raccontate. Voglio che sappiate che condividiamo la stessa lotta". Con queste parole Gisèle Pelicot ha espresso la sua vicinanza a tutte le donne vittime di stupro o violenza sessuale al termine del processo che ha visto la condanna a 20 anni di carcere per il marito, Dominique Pelicot.
L'uomo ha drogato e violentato la moglie per quasi un decennio, offrendo il suo corpo privo di sensi a sconosciuti incontrati online. Oltre a Dominique Pelicot, sono stati condannati per stupro o violenza sessuale in totale 51 uomini.
Fuori dall'aula del tribunale, Gisèle Pelicot ha espresso la sua gratitudine per il sostegno ricevuto durante il calvario durato tre mesi. "I vostri messaggi mi hanno commosso profondamente e mi hanno dato la forza di tornare, ogni giorno, e di sopravvivere a queste lunghe udienze quotidiane", ha detto la donna.
Il dibattito in Francia dopo il processo Pelicot
Giovedì la folla si è radunata fuori dal tribunale di Avignone e ha applaudito il verdetto. Il processo ha scatenato manifestazioni di protesta in tutta la Francia a sostegno di Gisèle Pelicot, che è diventata un simbolo dei diritti delle donne. Lei stessa ha dichiarato di sperare che il processo pubblico possa aiutare altre donne a raccontare le violenze subite.
La sentenza ha anche acceso un dibattito più ampio sul tema del consenso. Gli attivisti chiedono che la definizione legale di stupro nel Paese venga ampliata per includervi una menzione specifica.