La Francia si è opposta con forza all'accordo di libero scambio tra l'UE e cinque nazioni sudamericane. Da sola, però, non può bloccarne l'approvazione: ecco quanti "no" servirebbero
Dopo decenni di negoziati, il trattato Mercosur continua a suscitare polemiche. Nelle ultime settimane centinaia di agricoltori hanno protestato in Francia e in altri Paesi europei contro l'accordo di libero scambio tra l'UE e il gruppo sudamericano composto da Brasile, Argentina, Paraguay, Uruguay e Bolivia (noto appunto come Mercosur).
Ma per quali motivi tale trattato risulta così difficile da accettare per alcuni settori? E, nel caso rimanessero contrari, Paesi come la Francia potrebbero bloccarne l'adozione?
Cos'è il trattato Mercosur
Il trattato Mercosur è un accordo di libero scambio che mira a eliminare quasi tutte i dazi doganali sui prodotti scambiati tra i due gruppi di Paesi firmatari. In tal modo, mira a creare una delle più grandi zone di libero scambio del mondo, che comprende 750 milioni di persone e circa un quinto dell'economia globale.
Una volta approvato, l'Europa potrà esportare più facilmente automobili, macchinari, pesticidi, prodotti farmaceutici, vino o formaggio nei Paesi sudamericani. Di contro, potrà importare a sua volta da questi ultimi prodotti come componenti automobili o generi alimentari a un prezzo molto più basso rispetto a quello attuale.
Perché gli agricoltori protestano contro il trattato
Proprio per questa ragione, molti agricoltori ritengono che il trattato possa colpire con forza il loro settore, generando una concorrenza sleale rispetto ai produttori sudamericani. "Dobbiamo rispettare regole specifiche per produrre cibo in quantità e di qualità. Ma oggi altri Paesi, in particolare quelli dell'America Latina, non devono soddisfare gli stessi standard: è proprio questo che denunciamo", ha dichiarato Stéphane Joandel, allevatore francese e segretario generale di un sindacato di agricoltori.
"Non possiamo chiedere agli agricoltori di produrre rispettando tutte le norme se poi si importano prodotti che non rispettano il benessere degli animali, l'ambiente o i diritti dei lavoratori", ha aggiunto a Euronews. Gli agricoltori europei chiedono perciò delle "clausole specchio", che di fatto uniformino le discipline nei due continenti.
Sebbene la Commissione europea assicuri che i Paesi del Mercosur dovranno rispettare norme e regolamenti equivalenti, un recente rapporto ha evidenziato che il Brasile non è in grado di assicurare che la carne con ormoni vietati nell'UE non raggiunga il continente.
Chi guadagnerà e chi invece perderà con l'accordo
Secondo Charlotte Emlinger, economista specializzata in commercio e agricoltura, a guadagnarci sarà l'industria manifatturiera in settori quali automotive, prodotti farmaceutici, macchinari, tessili, o ancora comparti come la produzione vinicola o di formaggi. A perderci sarà invece l'industria della carne bovina e del pollame.
Ma, più in generale, secondo la ricercatrice il trattato Mercosur avrà in realtà un impatto piuttosto limitato: "Ciò che è stato negoziato è una riduzione dei dazi doganali su un determinato volume di prodotti, ad esempio un quantitativo relativamente limitato di carne bovina. Stiamo parlando di 99mila tonnellate di carne bovina. Si tratta solo dell'1,2% del consumo europeo. Per questo l'impatto sarà limitato. Tuttavia la rabbia degli allevatori è comprensibile, persino legittima. Si tratta di un settore economicamente molto fragile, che di recente ha dovuto affrontare malattie e maltempo. Credo che il Mercosur sia la goccia che ha fatto traboccare il vaso, piuttosto che il nocciolo del problema".
Quali Paesi sono favorevoli all'accordo commerciale con il Mercosur
Diverse grandi economie dell'UE sono a favore del trattato, come Germania, Portogallo e Spagna. "L'Unione Europea vuole isolarsi? O è interessata, nel particolare contesto geopolitico che stiamo vivendo, e soprattutto dopo le elezioni americane, ad ampliare la rete di accordi commerciali con Paesi terzi per mantenere anche la nostra influenza economica e commerciale? Credo che la risposta sia molto chiara", ha dichiarato Luis Planas Puchades, ministro dell'Agricoltura spagnolo.
Anche Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha espresso un forte sostegno al trattato Mercosur, definendolo "un accordo di grande importanza economica e strategica".
Cosa serve per bloccare l'adesione al trattato
La Francia si è opposta con forza al trattato Mercosur, insieme a Polonia, Austria e Paesi Bassi. Mercoledì scorso, la Camera bassa del Parlamento francese ha votato quasi all'unanimità contro l'accordo - una rara dimostrazione di unità in un Paese politicamente diviso. Ma il voto è stato in realtà solo simbolico.
Per riuscire a bloccare l'accordo commerciale, la Francia dovrebbe infatti riunire almeno tre Paesi dell'UE che rappresentino almeno il 35% della popolazione. Al momento, l'unico Paese popoloso che si è unito alla Francia è la Polonia. Parigi deve ancora trovare altri due grandi Stati per formare una minoranza in grado di impedire l'approvazione.
La Francia ha in questo senso tentato di avvicinarsi a Paesi come l'Italia e la Romania.
Cosa succederà ora
Il vertice del Mercosur, che si terrà il 5 e 6 dicembre in Uruguay, potrebbe essere un momento chiave per la firma dell'accordo. Se l'UE e il gruppo sudamericano riusciranno a finalizzare il trattato, ci vorranno ancora diversi mesi, se non anni, perché le nuove regole entrino in vigore.