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Belgio, le lavoratrici del sesso potranno firmare contratti e versare contributi

Il Belgio si pone come pioniere nella concessione di diritti e tutele alle lavoratrici del sesso
Il Belgio si pone come pioniere nella concessione di diritti e tutele alle lavoratrici del sesso Diritti d'autore  Virginia Mayo/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Virginia Mayo/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Di Euronews
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Introdotta in Belgio una normativa estremamente avanzata in termini di tutela delle lavoratrici del sesso

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Le lavoratrici del sesso potranno firmare contratti di lavoro e ottenere diritti che finora erano stati loro negati. Con una decisione storica, il Belgio ha concesso loro la possibilità di formalizzare le loro posizioni lavorative, al pari di altre professioni. La nuova legge stabilisce infatti che i diritti fondamentali dei lavoratori debbano comprendere anche chi si prostituisce.

Disoccupazione, indennità di malattia e pensione

In particolare, tra le altre cose, alle lavoratrici viene concesso anche il diritto di rifiutare i clienti, scegliere le modalità di esecuzione del lavoro e interrompere le prestazioni in qualsiasi momento. Una di loro, olandese, ha spiegato che grazie alla nuova normativa "sarà possibile ottenere più facilmente un prestito in banca, ad esempio, o ancora una polizza assicurativa e anche una pensione in futuro. Per noi le cose miglioreranno. Sarà anche possibile ottenere un'indennità nei periodo in cui si è malati".

Per il Belgio si tratta di un notevole passo avanti rispetto alla decisione, assunta nel 2022, che si limitava a depenalizzare la prostituzione. La speranza, attraverso la nuova legge, è di ridurre gli abusi e lo sfruttamento nel settore: sarà possibile tra le altre cose non soltanto stipulare una copertura sanitaria, ma anche godere di ferie retribuite, maternità, sussidi di disoccupazione e contributi versati.

Altre nazioni hanno legalizzato la professione ma solo il Belgio ha introdotto tutele di questo tipo

Secondo Alexandra, direttrice di un salone di massaggi erotici, la più grande preoccupazione è però che "le lavoratrici siano più inclini a rimanere a casa, ad assentarsi più facilmente, anche quando non sono veramente malate. Sarà difficile da capire. Succede d'altra parte in tutti i settori. Ma spero che non ci siano abusi”.

Sebbene alcuni Paesi, come la Germania o i Paesi Bassi, abbiano legalizzato il lavoro sessuale, nessuno ha introdotto una tutela del lavoro così completa come il Belgio.

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