Il partito del premier Harris, Fine Gael, ha di recente perso consensi dopo la gaffe del leader in un video divenuto virale sui social
Urne aperte oggi in Irlanda, dalle 7 alle 22 locali, per il rinnovo dei 174 membri della Camera bassa del parlamento, il Dail. Lo spoglio non dovrebbe iniziare prima di domani mattina, con i primi risultati attesi nel corso della giornata.
Un risultato finale, tuttavia, potrebbe non essere immediato poiché il sistema di rappresentanza proporzionale irlandese prevede la ridistribuzione dei voti dei candidati eliminati durante più turni di conteggio.
Cosa dicono i sondaggi
I sondaggi di opinione vedono i tre partiti principali, Fine Gael e Fianna Fail di centrodestra, e il partito nazionalista di sinistra Sinn Fein, ciascuno a circa il 20 percento.
Si profila un testa a testa tra i due principali partiti di governo, Fine Gael guidato dal premier Simon Harris, e Fianna Fail, guidato dall'ex primo ministro Micheal Martin, e lo Sinn Fein. Con una soglia di 88 seggi per una chiara maggioranza nel Dail, e nessun partito che alle elezioni precedenti ha superato i 38 seggi, una coalizione è il risultato più probabile del voto odierno. Sia Fianna Fail che Fine Gael hanno escluso di collaborare con lo Sinn Fein.
Il vantaggio parzialmente dilapidato di Harris
Fine Gael, il cui leader Simon Harris, chiamato a soli 37 anni a sostituire il suo predecessore Leo Varadkar ad aprile per poi indire elezioni anticipate all'inizio di novembre, ha mantenuto un solido vantaggio all'inizio della campagna. All'oggi 38enne taoiseach (primo ministro) d'Irlanda è stato attribuito il merito di aver ridato energia al Fine Gael, in parte grazie alla sua strategia sui social.
Ma il partito ha perso parte del suo vantaggio dopo che un video di Harris sprezzante nei confronti di un'assistente sociale durante la campagna elettorale è diventato virale propri sui social.
L'isolamento dello Sinn Fein
Alle ultime elezioni generali del 2020, lo Sinn Fein, l'ex ala politica dell'Ira, ha vinto il voto popolare ma non è riuscito a trovare partner di coalizione disponibili. Ciò ha portato a settimane di contrattazioni, che hanno convinto il Fine Gael, al potere dal 2011, a concludere un accordo con il Fianna Fail, guidato dal veterano Micheal Martin. Il ruolo di primo ministro è andato a rotazione ai due leader di partito. Entrambe le forze di centrodestra si offrono come garanti contro le turbolenze all'estero e il rischio di shock esterni.
L'economia irlandese dipende dagli investimenti diretti esteri e dalle tasse pagate dalle società - principalmente giganti della tecnologia e della farmaceutica statunitensi - che godono di un regime fiscale particolarmente vantaggioso. Ma le minacce di Donald Trump di imporre dazi sulle importazioni e di far rientrare le imposte sulle società delle aziende statunitensi da Paesi come l'Irlanda hanno causato preoccupazione per la stabilità economica.
Lo Sinn Fein di Mary Lou McDonald ha visto un calo di consensi a causa della sua posizione progressista su questioni sociali e sulla politica migratoria, ora che l'immigrazione è diventata una questione elettorale chiave. Ma si è ripresa grazie a una campagna fortemente incentrata sulla politica abitativa e al fatto di presentarsi come unica alternativa al Fine Gael e al Fianna Fail, che si sono scambiati il potere dall'indipendenza irlandese dalla Gran Bretagna nel 1921.