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Gaza: l'Italia invia 15 tonnellate di aiuti umanitari, ma la piazza grida il no alla guerra

Carico di aiuti umanitari per Gaza
Carico di aiuti umanitari per Gaza Diritti d'autore  Screenshot from cleared video
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Di Euronews
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Un carico di 15 tonnellate di aiuti umanitari è partito verso Gaza sabato dall'Italia. L'iniziativa è della Confederazione delle Misericordie in collaborazione con il ministedo della Difesa. Nelle piazze italiane, intanto, si continua a manifestare contro i bombardamenti di Israele sulla Striscia

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In viaggio verso la Striscia di Gaza 15 tonnellate di aiuti umanitari da distribuire alla popolazione civile, raccolti dalla Confederazione Nazionale delle Misericordie d'Italia. Gli aiuti sono decollati a bordo di un aereo militare C-130J da un'aviosuperficie della città di Pisa.

“Continueremo a fare tutto il possibile per alleviare le sofferenze della popolazione di Gaza. L'Italia non dimentica chi soffre”, ha dichiarato il ministro della Difesa Guido Crosetto in un post su X. L'aereo è arrivato sabato all'aeroporto di Larnaca, a Cipro, e da lì gli aiuti saranno trasferiti a Gaza via mare.

Critiche a Israele per aver ostacolato l'accesso degli aiuti a Gaza

Gli aiuti saranno trasportati nella Striscia attraverso il Corridoio marittimo di Cipro, un'iniziativa del governo cipriota in coordinamento con le Nazioni Unite e partner internazionali come l'Unione europea. Gli aiuti dovrebbero arrivare al porto israeliano di Ashdod, ma Israele è stato a lungo criticato per aver ostacolato il flusso di aiuti a Gaza, cosa che ha sempre negato.

Giovedì, l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari ha dichiarato che “solo negli ultimi due giorni sono stati bloccati sei tentativi di consegnare assistenza salvavita alle aree assediate nel governatorato di Gaza Nord”.

L'ufficio ha detto che il 79 per cento della popolazione di Gaza è sotto ordini di evacuazione attivi, complicando le consegne di aiuti, e ha accusato Israele di usare la fame come arma di guerra.

Israele nega di aver ostacolato gli aiuti

Il Cogat, l'agenzia israeliana che traccia e registra tutti gli aiuti trasferiti a Gaza, sostiene che gli aiuti stanno affluendo nella Striscia, principalmente attraverso i valichi di Kerem Shalom, Erez e Kissufim. Kissufim è stato aperto alle consegne di aiuti martedì.

Secondo i dati pubblicati sul sito web del Cogat, dall'inizio della guerra, nell'ottobre dello scorso anno, sono transitati a Gaza più di 1,1 milioni di tonnellate di aiuti. Israele accusa Hamas di impedire le consegne degli aiuti o di rubarli per rivenderli.

Italia attiva per aiutare la popolazione a Gaza

“In un momento di così profonda sofferenza per la popolazione di Gaza, abbiamo sentito il dovere morale di dare un contributo concreto alla comunità locale”, ha dichiarato il presidente delle Misericordie, Domenico Giani.

“La crisi umanitaria a Gaza richiede un impegno costante e coordinato da parte della comunità internazionale. È necessario agire non solo per rispondere ai bisogni immediati, come la distribuzione di aiuti alimentari, ma anche per affrontare le cause profonde del conflitto e promuovere una soluzione duratura che garantisca i diritti umani e la sicurezza di tutti i cittadini”, ha aggiunto.

All'inizio di quest'anno, il governo italiano ha lanciato l'iniziativa Food for Gaza con una donazione iniziale di 12 milioni di euro.

L'iniziativa, condotta dal ministero degli Affari Esteri italiano insieme a importanti attori umanitari come il Programma Alimentare Mondiale e la Croce Rossa, mira a rafforzare la collaborazione e a facilitare l'accesso all'assistenza alimentare per alleviare le sofferenze della popolazione e migliorare la sicurezza alimentare nella Striscia di Gaza.

Italia terzo fornitore di armi a Israele

L'Italia, considerata il terzo fornitore estero di armi a Israele dopo Stati Uniti e Germania, dopo gli attacchi del 7 ottobre aveva assicurato che avrebbe cessato di fornire armi a Israele. Ma nel marzo di quest'anno, il ministero della Difesa italiano ha riconosciuto che gli ordini firmati prima del 7 ottobre sono stati consegnati durante la guerra, nonostante la legge italiana vieti l'esportazione di armi letali a Paesi in guerra.

"Dopo l'inizio delle operazioni a Gaza, il governo ha immediatamente sospeso tutte le nuove licenze di esportazione e tutti gli accordi firmati dopo il 7 ottobre non sono stati attuati", ha dichiarato martedì al Senato la premier Giorgia Meloni.

"Voglio ricordare che la politica italiana di blocco totale di tutte le nuove licenze è molto più restrittiva di quella applicata dai nostri partner, Francia, Germania e Regno Unito. Questi partner continuano ad utilizzare valutazioni caso per caso, anche per le nuove licenze. Noi abbiamo bloccato tutto", ha aggiunto.

Proteste contro la guerra a Gaza, foglio di via ad Hannoun

Nonostante l'impegno del governo ad aiutare la popolazione palestinese, le città italiane hanno assistito a mesi di proteste per chiedere il cessate il fuoco a Gaza e criticare il l'esecutivo per aver continuato a esportare armi a Israele.

Venerdì ci sono stati scontri tra studenti e polizia a Torino, mentre sabato decine di persone sono scese in piazza chiedendo lo stop alla guerra. Durante la manifestazione è intervenuto tramite telefono anche Mohammad Hannoun, presidente dell'Associazione Palestinesi d'Italia, destinatario di un foglio di via da parte della questura di Milano per istigazione a delinquere. La scorsa settimana Hannoun aveva criticato le aggressioni da parte dei tifosi del Maccabi Tel Aviv ad Amsterdam. "È una punizione per zittire tutti coloro che sostengono il popolo palestinese. Il mio discorso era chiarissimo, abbiamo denunciato i crimini dei tifosi del Maccabi Tel Aviv, abbiamo denunciato questi atti criminali e ringraziato i giovani che hanno fermato questa violenza e questi crimini da parte della tifoseria del Maccabi", ha detto Hannoun.

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