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L'Austria valuta l'adozione del taser per l'intero corpo di polizia, sulla sua scia anche l'Italia

Forze di polizia in Austria
Forze di polizia in Austria Diritti d'autore Screenshot from AP video 4508302
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Di euronews
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Mentre in Austria sta per partire la sperimentazione dell'uso dell'arma elettroshock taser da parte dell'intero corpo delle forze dell'ordine, anche il ministro Piantedosi annuncia la volontà di estendere l'uso dell'arma alle polizie locali del Paese nonostante l'ultimo incidente mortale a Bolzano

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L'Austria sta valutando di adottare l'arma elettroshock taser per l'intero corpo di polizia.

Gli agenti di polizia del Paese sperimenteranno il sistema di armamento in tre aree ad alta criminalità di Vienna, tra cui la stazione della metropolitana di Praterstern e il decimo distretto.

Inizialmente saranno acquistate circa 70 unità taser, ha annunciato la polizia giovedì.

La potenziale adozione dell'arma fa parte di una spinta più ampia per modernizzare ulteriormente l'equipaggiamento della polizia austriaca. Lo ha affermato il capo della polizia federale Michael Takacs, smentendo le voci che sostenevano che l'iniziativa fosse dovuta all'aumento della violenza tra bande di immigrati nel Paese.

Le unità speciali di polizia austriache come la WEGA e l'EKO utilizzano l'arma dal 2012, con 700 unità in uso oggi. Ora il piano prevede di equipaggiare tutti gli agenti del Paese. Se la sperimentazione dovesse avere successo, l'Austria potrebbe acquistare fino a 34mila taser per le sue forze di polizia.

Quali rischi per l'uso del taser

In passato, però, l'Austria aveva esitato a introdurre il taser a causa delle segnalazioni di persone morte dopo aver subito l'elettroshock. L'ex comandante delle forze speciali WEGA, Ernst Albrecht, ha messo in guardia dal trattare il Taser come un'“arma miracolosa”.

Non è una bacchetta magica che permette di bloccare una situazione. Ma è un caso d'uso molto difficile. Pertanto, vogliamo assicurarci che l'addestramento sia molto intenso”, ha detto Albrecht ai giornalisti durante una presentazione dell'ultimo modello di Taser.

Ma l'arma potrebbe rivelarsi utile in determinate situazioni, ad esempio contro i suicidi, le persone armate di armi contundenti come le mazze da baseball o i sospetti che sono fisicamente superiori agli agenti sulla scena.

“Il taser è molto utile quando si tratta di persone che vogliono farsi del male. Ci sono situazioni in cui noi, come polizia, siamo impotenti perché sappiamo che quando facciamo tre passi verso quella persona, questa si taglierà la gola”, ha spiegato Albrecht.

L'uso del taser in Italia

Anche il Italia, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha annunciato di voler dare in dotazione l'arma a tutte le polizie municipali. “Il taser non è un'alternativa al nulla, ma all'uso dell'arma da fuoco. E noi abbiamo in animo di estenderne l’uso ancora di più”, ha dichiarato il capo del Viminale lo scorso 6 luglio.

In Italia sono circa cinquemila quelli in dotazione alle forze dell'ordine.

La sperimentazione del taser in Italia è cominciata nel 2014 con il governo Renzi e fu rilanciata nel 2018 su iniziativa del ministro Matteo Salvini con il governo Conte I. Nel 2020 l'adozione della pistola elettronica è stata confermata dal governo Conte II.

Pochi giorni l'annuncio di Piantedosi, a Bolzano, un uomo è morto a causa di un arresto cardiaco dopo che i carabinieri hanno usato il taser per fermarlo. La Procura di Bolzano ha disposto l'autopsia per accertare le cause del decesso, nell'ambito di un procedimento penale aperto al momento a carico di ignoti.

Carlo Lattanzio, operaio di 42 anni di Barletta, si trovava in Alto Adige per svolgere un lavoro stagionale presso una ditta edile locale.

Nella notte del 9 luglio, Carlo Lattanzio ha chiamato il 112 in evidente stato di agitazione. I carabinieri sono intervenuti sul posto, ma l'uomo in stato confusionario dovuto presumibilmente all'uso di alcool e stupefacenti, si è prima lanciato dalla finestra da un'altezza di circa due metri e mezzo e poi ha tentato di aggredire i carabinieri. A quel punto, le forze dell'ordine hanno usato il taser per fermarlo. Dopo alcuni minuti, però, il soggetto ha accusato un malore ed è morto per arresto cardiaco.

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Secondo alcuni studi medici l'uso del taser può avere avuto conseguenze mortali, ma solo su soggetti con disturbi cardiaci o le cui funzioni, nel momento in cui vengono colpiti, sono compromesse ad esempio da alcol o droga.

Amnesty International, inoltre, fa presente che il rischio vero è uno: ovvero, che le pistole taser vengano usate come arma di routine per far rispettare la legge in assenza di una vera e propria minaccia. Altri studi, condotti all'estero, mostrano che una volta che il taser è introdotto tra le dotazioni delle forze di polizia, queste tendano a usarlo anche quando non ce ne sia davvero bisogno

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