Ursula von der Leyen ha presentato un progetto per uno scudo europeo per proteggere l'Ue da interferenze straniere in caso di una seconda rielezione alla guida della Commissione
Nel corso di un intervento al summit per la democrazia di Copenaghen Ursula von der Leyen si è detta "preoccupata" per l'aumento della disinformazione e delle interferenze straniere in Europa, avvertendo che i "principi fondamentali della nostra democrazia" sono sotto attacco.
Uno scudo europeo contro le ingerenze straniere
La presidente della Commissione europea ha annunciato che proporrà uno scudo europeo contro le ingerenze straniere in caso di rielezione alla guida dell’esecutivo Ue. “Se sarò rieletta presidente, la Commissione proporrà la creazione di uno scudo europeo per la democrazia come una delle priorità principali della prossima Commissione". L'ambizioso progetto europeo dovrebbe concentrarsi sulle maggiori minacce dovute alle interferenze e alle manipolazioni straniere: per von der Leyen il primo passo riguarda l’individuazione, per poi disporre di mezzi di comunicazione liberi.
"Inoltre - ha aggiunto la presidente della Commissione Ue -, dobbiamo costruire una competenza pubblica per individuare la manipolazione dell’informazione. Questo significa, da un lato, una migliore condivisione delle informazioni sulle minacce da parte delle varie agenzie che se ne occupano a livello nazionale, ma anche la creazione di nuove capacità comuni a livello europeo".
In cosa consiste lo scudo contro le ingerenze straniere
Lo scudo avrebbe il compito di individuare la disinformazione online e rimuovere fake-news basandosi sulle regole digitali del Digital Services Act (Dsa) dell'Ue.
Tra le maggiori preoccupazioni della candidata leader del Ppe la proliferazione delle fake-news e dei deep-fake generati dall'intelligenza artificiale, nonché le notizie secondo cui governi stranieri stiano "comprando influenza e causando il caos" nei parlamenti di tutta Europa.
Dal mese scorso è in corso una vasta indagine sulle accuse secondo cui un numero imprecisato di parlamentari europei - tra cui membri del partito di estrema destra Alternativa per la Germania (AfD) - avrebbe ricevuto denaro da attori sostenuti dal Cremlino per diffondere propaganda russa. Tra i timori proprio quello che il Cremlino stia cercando attivamente di destabilizzare le società europee in vista delle europee di giugno.
Altro caso riguarda un collaboratore dell' eurodeputato AfD Maximilian Krah accusato di spiare per la Cina.
Ursula von der Leyen ha inoltre espresso preoccupazione per la serie di attacchi informatici sferrati contro i Paesi europei nelle ultime settimane. Solo nei primi giorni di maggio la Germania ha rivelato come gli account di posta elettronica del cancelliere Olaf Scholz siano stati compromessi da hacker russi l'anno scorso.
Anche il sito web della campagna elettorale della Von der Leyen è stato oggetto di un attacco orchestrato da bot lo scorso 7 maggio.
Europa impreparata contro le minacce online
Lo scudo europeo è stato progettato anche per colmare una lacuna nelle capacità dell'Europa di affrontare le nuove forme di guerra ibrida, comprese le campagne di disinformazione.
Mentre la Francia e la Svezia dispongono di agenzie nazionali incaricate di monitorare e proteggere dalle interferenze straniere, l'Ue è considerata impreparata ad affrontare le campagne di disinformazione volte a promuovere la divisione e ad alimentare un sentimento anti-europeo.