Un centinaio di agricoltori francesi, olandesi e italiani si sono riuniti davanti al Parlamento europeo per protestare contro le politiche del Green Deal e gli accordi di libero scambio dell'Unione europea
Alla manifestazione del 24 febbraio non ha preso parte Copa-Cogeca, la principale organizzazione agricola europea, dato che gli organizzatori non sono suoi membri.
"In Francia come in altri Paesi europei, a decidere non saranno i burocrati, che non hanno idea di quale sia la difficoltà di coltivare buoni prodotti in Francia. E come diciamo nei nostri cartelli, stop alle importazioni selvagge", dice a Euronews Patrick Legras, del collettivo Coordination Rurale.
La destra cavalca le proteste
Negli ultimi mesi è aumentata l’opposizione alle politiche ambientali europee e agli accordi di libero scambio che l'Unione negozia con gli altri Stati, per i timori di significative ripercussioni sul mercato agricolo e quindi sul reddito degli agricoltori.
I partiti di destra si schierano sempre più spesso al fianco di chi protesta: una tendenza che vale sia per le forze politiche moderate che fanno capo al Partito popolare europeo, sia per la destra radicale.
"Nel nostro caso si tratta di una convinzione politica", dice a Euronews Jorge Buxadé, eurodeputato del partito spagnolo Vox.
"Abbiamo votato contro la Politica agricola comune, che ridurrà gli aiuti ai nostri agricoltori. Il Partito popolare europeo, invece, lo sta facendo per puro calcolo elettorale, perché sta vedendo una mobilitazione sociale in gran parte d'Europa e cerca di approfittarne".