Ursula von der Leyen ribadisce la necessità di proseguire sul dossier migratorio, anche senza il consenso di Polonia e Ungheria. Pedro Sánchez scommette sulla reindustrializzazione dell'Europa e sugli accordi commerciali, ma rischia di perdere il governo già a luglio
Il sole e un caldo intenso hanno accolto Ursula von der Leyen e gran parte della Commissione europea, oggi in trasferta a Madrid, per inaugurare il semestre spagnolo di presidenza dell'Unione.
Un semestre intenso
L'immigrazione sarà sicuramente uno dei temi più complicati da trattare, soprattutto dopo il vertice dei capi di Stato e di governo della scorsa settimana, in cui Ungheria e Polonia hanno alzato le barricate contro l'accordo appena raggiunto sulla redistribuzione dei richiedenti asilo.
Ma per Ursula von der Leyen Varsavia e Budapest dovranno accettare il compromesso e l'Unione continuerà a fare progressi sul tema. "Le prime parti rilevanti del patto sulla migrazione e l'asilo sono state concordate a maggioranza qualificata, come stabilito dai tratti europei. Questo è il percorso legislativo e sono molto fiduciosa che riusciremo a concluderlo ."
Per il governo di Pedro Sánchez la priorità è la reindustrializzazione dell'Europa, per ridurre la dipendenza da materie prime critiche e compoenti strategici stranieri, in un contesto politico internazionale segnato da tensioni crescenti con Russia e Cina.
Forse anche per questo ha senso guardare a Occidente e rafforzare i legami con l'America Latina: uno degli obiettivi sarà concludere l'accordo commerciale con i Paesi del Mercosur.
"In questo processo credo che l'Europa avrà bisogno di molti più alleati di quanti ne abbia ora. Dalla Spagna siamo convinti che la regione dell'America Latina e dei Caraibi possa e debba essere uno di questi".
L'agenda della presidenza spagnola include anche il sostegno convinto e duraturo all'Ucraina, insieme alla transizione ecologica, ai temi della giustizia sociale e agli sforzi per una maggiore unità europea.
Rischio sostituzione
Ma per Sánchez il semestre rischia di chiudersi molto presto: il 23 luglio si terranno infatti le elezioni e non è detto che il leader socialista riesca a confermarsi a capo del nuovo governo, cosa che potrebbe avere ripercussioni significative anche a Bruxelles.
Il Paese che presiede il Consiglio dell'Ue deve infatti agire da mediatore nelle riunioni dei ministri dell'Unione, anche se quella spagnola è l'ultima presidenza piena completa delle elezioni europee del giugno 2024 e la maggior parte dei dossier legislativi è già stata portata a termine.
Pedro Sánchez spera di portarla a termine a capo del governo di Madrid.