Si potrà utilizzare per pagamenti online e offline: valido ovunque nell'Eurozona, non necessita di un conto in banca né presenta costi aggiuntivi
La Commissione europea ha proposto un Euro digitale, utilizzabile in tutti i Paesi che adottano la moneta unica. L'obiettivo è offrire una soluzione di pagamento alternativa a livello europeo, oltre alle opzioni già esistenti. Altri Paesi nel mondo come Cina e Giamaica hanno già adottato una propria valuta digitale.
Come funziona l'Euro digitale
A differenza delle criptovalute come Bitcoin, l'Euro digitale è denaro elettronico il cui valore è regolato da una banca centrale, cioè la Bce.
"Con l'Euro digitale, le persone saranno in grado di pagare con 'denaro pubblico', in modo univoco, sia online che offline", afferma Valdis Dombrovskis, vice-presidente esecutivo della Commissione durante la conferenza stampa di presentazione del progetto.
"Ci sarà un portafoglio digitale sul telefono o su un altro dispositivo: sarà come avere monete e banconote in tasca. Si potrà pagare con la stessa facilità, senza nemmeno bisogno di una connessione internet".
Non sono previsti costi supplementari per chi lo utilizza, che non ha bisogno nemmeno di un conto bancario e può in questo modo evitare di utilizzare altri servizi di pagamento elettronico. L'Euro digitale non sostituirà quello cartaceo, ma sarà complementare, precisa la Commissione.
Problemi e soluzioni
Secondo i dati forniti dalla Commissione, il 55% dei cittadini dell'Ue preferisce pagare cashless, il 22% sceglie i contanti, mentre il 23% non ha preferenze.
La proposta sull'Euro digitale, comunque, ha già suscitato una serie di obiezioni per problemi di privacy o da banche commerciali per potenziali corse agli sportelli.
A questo proposito la Commissione ha sottolineato che ci saranno clausole di sicurezza per tutte le parti coinvolte. "I dati personali saranno completamente protetti. Le banche, inclusa la Bce, non potranno vedere né rintracciare i dettagli o i dati personali delle persone. I pagamenti offline offrirebbero un livello di privacy simile a quello dei contanti oggi", ha spiegato Dombrovskis.
Una disposizione specifica limiterebbe la quantità di denaro conservabile in moneta digitale: I funzionari della Bce suggeriscono un tetto massimo di 3mila euro.
"Il tetto è un modo per proteggere la stabilità finanziaria ed evitare eventuali prelievi significativi dalle banche", ha specificato Dombrovskis.
Il regolamento dovrà essere approvato da Consiglio e Parlamento dell'Ue, poi toccherà alla Bce prendere la decisione finale: il piano è che possa farlo a ottobre, in modo da lanciare l'Euro digitale nel 2027.