La metà dei prodotti difettosi pericolosi in Europa arriva dalla Cina

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Di Aida Sanchez Alonso
Il commissario alla Giustizia Didier Reynders ha presentato il rapporto annuale dell'Ue sui prodotti difettosi
Il commissario alla Giustizia Didier Reynders ha presentato il rapporto annuale dell'Ue sui prodotti difettosi   -  Diritti d'autore  European Union

Ci sono phon che si surriscaldano facilmente o lampade da esterno che non reggono la pioggia. Con il commercio online sempre più diffuso in europa, ritirare dal mercato i prodotti difettosi è sempre più complicato e i consumatori sono ancora più vulnerabili ai rischi di un oggetto che non assolve la sua funzione, o peggio, mette a rischio l'incolumità di chi lo utilizza. 

Ma il commissario europeo Didier Reynders, che ha presentato il rapporto annualedell'Ue sugli oggetti pericolosi detto "Safety Gate", ritiene che il meccanismo di tracciamento dei prodotti funzioni piuttosto bene.

La metà dalla Cina

"L'anno scorso abbiamo rilevato molti prodotti non sicuri, ma abbiamo visto che i principali shop online sono riusciti a rimuovere quei prodotti dalle loro piattaforme molto velocemente, in meno di due giorni lavorativi", dice a Euronews Reynders.

I principali shop online sono riusciti a rimuovere i prodotti pericolosi dalle loro piattaforme molto velocemente
Didier Reynders
Commissario europeo alla Giustizia

Secondo il rapporto , tra tutti i prodotti contrassegnati come non sicuri sul mercato europeo, il 50% proviene dalla Cina, il 22% arriva dallo spazio economico europeo (i Paesi dell'Ue più Norvegia, Islanda e Liechtenstein) e il 28% dal resto del mondo.

La maggior parte di essi comporta rischi legati a sostanze chimiche o il pericolo di lesioni e soffocamento durante l'utilizzo. In cima alla lista ci sono i giocattoli, ma tra i prodotti ritirati dal mercato compaiono anche le automobili.

Tra i prodotti contrassegnati come pericolosi nel 2022 si incontrano maschere sanitarie che non soddisfano i requisiti minimi o macchine fotografiche per bambini che contengono una quantità eccessiva di sostanze chimiche, dannose per il sistema riproduttivo e i reni.

Tutti i prodotti intercettati sono stati esclusi dai circuiti di vendita e molti di essi direttamente richiamati dai produttori, con l'obiettivo di corregerne i difetti.