Belgio, un anno dopo le inondazioni. I comuni colpiti cercano di tornare alla normalità

Chenee, Belgio, 16 luglio 2021
Chenee, Belgio, 16 luglio 2021 Diritti d'autore Valentin Bianchi/AP Photo
Diritti d'autore Valentin Bianchi/AP Photo
Di Pedro SacaduraDebora Gandini
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In molte zone del Paese diverse persone non hanno ancora una casa. Le inondazioni dello scorso anno hanno fatto ingenti danni. La ricostruzione fatica anche a causa dell'aumento delle prezzi delle materie prime

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La quiete dopo la tempesta ma l’atmosfera resta triste. Nel Belgio orientale le zone coinvolte dalle tremende inondazioni, che un anno fa hanno fatto più di 35 morti e decine di feriti, faticano e riprendersi. Nella Chênée, un quartiere cittadino di Liegi, c’è chi sta cercando di ricostruirsi una nuova casa, anche se tra mille difficoltà, proprio come Marie.

"Ci sono diversi problemi con le assicurazioni. Alcune persone sono state quasi costrette a firmare accordi per pochissimi soldi. Io non voglio nulla. Non ho chiesto nulla anche se ho perso tutto. Ho perso gran parte della mia vita. Non ho chiesto nulla, e spero che l'assicurazione ne tenga conto", racconta Marie, una anziana signora sopravvissuta alla tragedia.

Voltare pagina. Per molti non è così semplice. La furia del maltempo ha spazzato via case, distrutto terreni agricoli. E ora, secondo le ONG locali, c’è anche una carenza di lavoratori edili con i prezzi alle stelle. Charlotte Depierreux, Presidente dell’Associazione Côté Solidarité, ci racconta che ai problemi dell’alluvione se ne sono aggiunti molti altri con il passare dei mesi. “Dobbiamo tenere a mente che stiamo uscendo dal Covid, c’è la guerra in Ucraina. Tutti fattori che stanno gravando sui bilanci dei comuni. I prezzi base delle materie prime sono aumentati.”

Ponti distrutti, strade e case sommerse dall'acqua ovunque. A Trooz migliaia di persone sono state gravemente colpite dalle inondazioni. Più a est c'è Pepinster. Qui sono morte sette persone travolte dall’acqua. Altre 500 hanno dovuto abbandonare la città. Parte del centro storico è stato completamente distrutto. Ora si cerca di ritornare alla normalità.

"Abbiamo lavorato duramente con il governo della Vallonia per prevenire altre possibili inondazioni in futuro, cosa che potrebbe ripetersi a causa dei cambiamenti climatici”, ha dichiarato il Sindaco, Philippe Godin. “Abbiamo allungato il letto del fiume e creato aree di immersione temporanee per attutire l'impatto dell'acqua quando sale".

A un anno di distanza, la paura delle inondazioni aleggia ancora su centinaia di città del Belgio. Molti comuni sono alle prese con il difficile lavoro di ricostruzione. Per i cittadini resta una ferita aperta che richiederà molto tempo prima di rimarginarsi per sempre.

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