La Repubblica Ceca assume la presidenza di turno del Consiglio dell'UE. L'obiettivo principale di Praga per i prossimi sei mesi è rafforzare l'indipendenza dell'Europa, aiutando l'Ucraina, e fornire una politica energetica che garantisca prezzi accessibili ai cittadini.
La presidenza ceca del Consiglio dell'UE inizia sotto la pioggia e con qualche timido applauso ad accogliere la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al suo arrivo, a Litomysl. E' stato proprio nella cittadina nella Boemia orientale, infatti, che von der Leyen e la sua squadra di commissari hanno avuto una riunione con la nuova presidenza per discutere l'agenda di Praga per i prossimi 6 mesi.
"Va bene così, abbiamo bisogno della pioggia", ha ironizzato von der Leyen.
L'obiettivo principale della presidenza di turno ceca è rafforzare l'indipendenza dell'Europa, aiutando l'Ucraina, e predisporre una politica energetica che garantisca prezzi accessibili ai cittadini.
"I prezzi dell'energia stanno soffocando la nostra economia, causano problemi e preoccupazioni ai nostri cittadini. Questo è il nostro più grande compito per i prossimi mesi", ha detto il primo ministro ceco, Petr Fiala.
La Commissione europea approva l'obiettivo di Praga di fornire energia a prezzi accessibili. La ceca Vera Jourova, vicepresidente della Commissione europea, ha dichiarato a Euronews che i recenti provvedimenti dell'UE stanno mettendo sotto pressione i cittadini e che la situazione deve cambiare.
"Dovremo prendere le decisioni giuste per non danneggiarci più della Russia con le sanzioni", ha dichiarato Jourova. "Dobbiamo rimanere uniti e reagire con determinazione all'aggressione e, allo stesso tempo, applicare una politica e delle decisioni ragionevoli e ben ponderate che alleggeriscano la situazione per gli europei, perché in effetti ora vogliamo forse troppo dai cittadini", ha sottolineato.
La Commissione sta lavorando a un piano di emergenza per far fronte alla carenza di gas, se la Russia dovesse tagliare le forniture.
Secondo la Commissione, gli stoccaggi di gas sono pieni al 53%. Ursula von der Leyen ha sottolineato che in futuro l'UE potrebbe spendere fino a 300 miliardi di euro per affrontare la transizione energetica e gestire la rottura con i fornitori russi.