La presidente von der Leyen: "Alleanza mondiale per imporre un tetto al prezzo del petrolio russo"

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Diritti d'autore AP Photo/Martin Meissner
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Di Shona Murray
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La presidente von der Leyen sottolinea l'importanza di una alleanza mondiale per imporre un tetto al prezzo del petrolio russo. In modo da colpire gli introiti di Putin, dovuti agli aumenti del greggio, e minare il suo finanziamento della guerra in Ucraina.

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I leader del G7 stanno valutando l'idea di imporre un tetto al prezzo del petrolio russo per limitare la capacità di Mosca di finanziare la guerra in Ucraina.

Questo tetto, infatti, limiterebbe i benefici che il Cremlino sta incassando dall'impennata dei prezzi del greggio.

Parlando con Euronews, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha spiegato che è necessaria un'alleanza mondiale per far funzionare la proposta del tetto.

"Come vedete, l'Unione europea si sta già allontanando dal petrolio russo. Ma ciò che non deve accadere è che Putin prenda questo petrolio, vada sul mercato mondiale, i prezzi salgano e lui riempia le sue casse per la guerra", ha spiegato von der Leyen. "È quindi necessaria un'alleanza più ampia per dire che siamo disposti a pagare un prezzo decente, ma non un prezzo alle stelle. E siamo disposti a ricompensare la produzione di petrolio, ma a quel punto dovrebbe esserci un tetto massimo di prezzo e dovremmo comprare tutti", ha aggiunto.

Pensa che otterrà il sostegno dell'India, della Cina e così via per questo tetto ai prezzi?

"Esploreremo la questione con loro. È complicata. Non è banale. Perciò dobbiamo approfondirla. Ma vale la pena esaminarla perché dobbiamo dare una risposta", ha risposto la presidente dell'esecutivo europeo.

C'è il timore che i sei pacchetti di sanzioni non siano in grado di produrre i risultati sperati in termini di danni alle casse russe?

"No, affatto. È il contrario. Vediamo che le sanzioni stanno mordendo e triturando sempre di più l'economia russa. Se guardiamo ai diversi settori, vediamo che si stanno degradando lentamente ma inesorabilmente per via dei controlli sulle esportazioni. Quindi, gli aggiornamenti, le tecnologie, i beni che servono per modernizzarsi non stanno andando più in Russia", ha proseguito von der Leyen.

Rispetto alla sicurezza alimentare. Ci sarà un piano concreto su come affrontare il blocco della Russia sul Mar Nero, il fatto che il cibo non possa uscire da lì e il tempo stringa?

"Il blocco del Mar Nero da parte della Russia è vergognoso. Mosca sta usando questo cibo per ricattare tutti noi, e questo è davvero atroce" ha commentato von der Leyen. "Quello che facciamo è cercare di aiutare l'Ucraina il più possibile a far uscire il grano fin tanto che la Russia blocca. Lo facciamo attraverso diverse vie, per esempio i treni o le strade o anche utilizzando il fiume Danubio. E la situazione sta migliorando. Per darvi qualche cifra, ad aprile sono usciti 1,2 milioni di tonnellate. A maggio già 1,7 milioni. Ora a giugno sono 2,5 milioni le tonnellate di grano uscite. Quindi, come vedete, stiamo facendo sempre più miglioramenti nell'aiutare l'Ucraina a esportare il grano. Ma naturalmente non è sufficiente, perché prima della guerra l'Ucraina esportava circa 5 milioni di tonnellate al mese. È a questo punto che dobbiamo arrivare", ha concluso la presidente della Commissione europea.

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