Bruxelles: finito lo sciopero della fame di centinaia di migranti che chiedevano la regolarizzazione

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Diritti d'autore FRANCOIS WALSCHAERTS/AFP
Di Euronews
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Centinaia di irregolari potrebber alla fine della loro battaglia. Il governo belga ha rischiato di cadere per questa vicenda

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I 250 migranti privi di documenti che occupano una chiesa nel centro di Bruxelles hanno sospeso lo sciopero della fame in corso dal 23 maggio. Sebbene i dettagli precisi del loro nuovo accordo con il governo belga siano sconosciuti, gli scioperanti affermano di comprendere che le richieste di asilo verranno accolte per motivi umanitari.

Ahmed - Portavoce dello sciopero: "Questi elementi daranno la possibilità agli scioperanti di stabilizzare la loro situazione in modo duraturo, anche per ottenere il ricongiungimento con le proprie famiglie. Ci sono elementi che consentono loro una regolarizzazione".

Molti degli uomini che sono qui hanno vissuto e lavorato in Belgio per anni, ma temono l'espulsione se affrontano da soli la procedura di richiesta d^asilo.

Ci sono anche altri 200 uomini in 2 università a Bruxelles.

La coalizione al governo in Belgio è quasi caduta per questo motivo: i partiti verde e socialista hanno minacciato di ritirarsi se la situazione non fosse stata risolta.

Il ministro federale dell'immigrazione afferma di aver istituito una cosiddetta zona neutrale in cui è possibile elaborare il dossier di ogni scioperante.

Sammy Mahdi, Segretario di Stato per la migrazione del Belgio: "Non si tratta di vincere o perdere. Sono contento che le persone si siano fermate perché migliorerà anche la situazione di quelle persone, perché la salute di quelle persone, questo è ciò che mi preoccupava di più. Spero che ora sia anche in ordine".

Queste persone sono esauste, ma la loro protesta non è finita. Sperano che la situazione si sia risolta, ma rimarranno nella chiesa finché non saranno al sicuro.

Continua Ahmed - Portavoce dello sciopero: "Rimarremo qui fino a quando i dossier non saranno adeguatamente trattati e ognuno avrà la risposta che spera al suo dossier".

La battaglia potrebbe essere finita per ora, ma gli scioperanti dicono che la loro guerra sarà vinta solo quando tutti partecipanti avranno ottenuto un permessi di lavoro e di soggiorno.

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