Certificato vaccinale, ma serve davvero?

E alla fine è arrivato. Il certificato digitale COVID dell'UE è entrato ufficialmente in vigore dal 1° luglio.
Entro mercoledì sera 26 nazioni Ue, su un totale di 27, erano collegate alla rete del sistema e secondo la Commissione Ue sarebbero stati emessi 200 milioni di certificati.
Euronews si è recata all'aeroporto di Bruxelles, la giornata nella considerata la più trafficata dall'inizio della crisi. Ma l'industria aeronautica avverte che il certificato covid è ancora lontano dal funzionare.
Cos``i Maaike Andries, portavoce di Brussels Airlines: "È una soluzione molto attesa, ma purtroppo non siamo ancora sulla linea di arrivo perché non siamo in grado di utilizzare il certificato al meglio. Se oggi eseguissimo la scansione del codice QR fornito con il certificato, vedremmo solo se è un codice valido o non valido. Sfortunatamente anche all'interno dell'Europa, ogni paese ha ancora le proprie restrizioni, il che significa che anche i passeggeri completamente vaccinati dovranno comunque portare con sé un test PCR negativo per alcuni paesi. Si potrà solo sapere se il codice è valido, ma non il motivo, i dati sono insufficienti da utilizzare effettivamente per il passeggero"
Quasi 20.000 passeggeri sono arrivati all'aeroporto di Bruxelles e la maggior parte è apparsa entusiasta di poter viaggiare di nuovo.
Evrin fa visita alla sua famiglia dopo tanto tempo e nonostante la sua eccitazione per questo, sta dicendo a euronews che per lei il certificato covid è inutile: "Non sono completamente vaccinato, quindi non mi aiuta. La cosa più importante per me è il test PCR".
Dice Glen, che sta andando in vacanza in Grecia dopo 18 mesi di permanenza a casa, era preparato a una situazione disordinata: "Com'è andata? Siamo quattro ore in anticipo, quindi ora ci riposiamo, ora abbiamo il tempo di bere una birra".
Uno dei maggiori problemi rimane la frammentazione delle politiche di viaggio tra i paesi dell'UE.
Il commissario UE per la Giustizia Didier Reynders rassicura sul fatto che il certificato può risolvere questo problema: "In base ai regolamenti, basta il certificato. Salvo eventuali evoluzioni negative legate ad alcune varianti preoccupanti come il Delta VI e che per il momento abbiamo in alcuni regioni".
Il certificato dovrebbe eliminare la necessità di un test supplementare o la quarantena all'arrivo in un altro paese. Tuttavia è ancora possibile per uno Stato membro introdurre restrizioni se la situazione sanitaria del paese o della regione da cui proviene il viaggiatore si sta deteriorando.