Tikhanovskaya: Bene le nuove sanzioni Ue, noi siamo pronti al dialogo
Rispetto a fasi alterne. Questa settimana la UEFA (Unione delle federazioni calcistiche europee) non ha brillato per coerenza. Da un lato ha chiesto ai giocatori di indossare la parola “Respect” sulle proprie maglie durante le partite degli europei che si stanno svolgendo in questi giorni, dall'altra ha rifiutato di far illuminare lo Stadio di Monaco di Baviera, durante la partita Germania-Ungheria, con i colori dell'arcobaleno, simbolo della comunità Lgbt. Perché?
Perché si trattava di una patata bollente, ovvero la questione dell'omofobia e del governo ungherese, una storia vecchia ma che ha raggiunto una nuova fase di scontro. Il parlamento ungherese ha approvato la scorsa settimana una legge che impedisce contenuti che riguardano l'omosessualità nell'educazione dei minori. Cosa c'entra con il calcio? Il sindaco della città di Monaco di Baviera, Dieter Reiter, vista la reazione di sdegno della società civile ungherese, ha pensato di proporre l'illuminazione dello stadio, che ha ospitato il match tra Germania e Ungheria, con i colori dell'arcobaleno. Ma la UEFA ha detto no, perché “lo sport non deve essere politicizzato”. Alla fine, al Consiglio europeo del 24 e 25 giugno, ci hanno pensato i leader europei a condannare in maniera plateale la legge omofoba.
Bielorussia
Una delle leader più note dell'opposizione in Bielorussia, Sviatlana Tikhanovskaya, torna a parlare ai microfoni di euronews e conferma la validità delle nuove sanzioni europee contro il regime di Alexander Lukashenko. Qualora il presidente bielorusso, in carica dal 1994, fosse pronto a riaprire al dialogo “Le nostre richieste restano le stesse – ricorda Tikhanovskaya - chiediamo il rilascio di tutti i prigionieri politici, di fermare la violenza e avviare il dialogo con la società civile per indire nuove elezioni alla fine di quest'anno".