L'Ungheria rifiuta di ritirare il veto. Verso un Recovery fund senza Budapest

L'Ungheria rifiuta di ritirare il veto. Verso un Recovery fund senza Budapest
Diritti d'autore Czarek Sokolowski/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved.
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Di Sandor Zsiros
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Il Consiglio Ue prepara il piano B, anche Polonia restia ad accettare lo Stato di diritto come condizione per ottenere i fondi Ue. Per Varsavia il Recovery fund varrebbe 23 miliardi di euro

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Ultimatum rigettato al mittente. L'Ungheria ha rifiutato l'ultima chiamata da parte dell'Unione europea per poter accedere al Recovery fund in cambio però deve ritirare il suo veto sul bilancio pluriennale europeo. I funzionari di Bruxelles hanno detto di aver pronto un piano B per sbloccare i 750 miliardi di aiuti senza Varsavia e Polonia che continuano a rifiutare la relazione dirtetta tra fondi europei e rispetto dello stato di diritto.

Per il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó: "È davvero difficile commentare questo ultimatum e questo piano B perché sono solo fiction. Tutto quello che posso dire è che la posizione ungherese non è cambiata nel corso degli anni. Rifiutiamo di collegare l'uso delle risorse comunitarie a considerazioni politiche che restano vaghe e indefinite ".

L'Ungheria e la Polonia hanno annunciato a metà novembre che porranno il veto sul recovery fund messo approvato a luglio scorso per far fronte alla crisi ma questi soldi si possono ottenere solo se si rispettano gli standard democratici. L'esclusione dal pacchetto d'aiuti alla Polonia costerebbe ben 23 miliardi di euro mentre e oltre quattro all'Ungheria. Secondo l'analista Dániel Hegedűs, del German Marshall Fund, oltre al danno economico, questa esclusione potrebbe portare anche ad una crisi di governo per entrambi gli esecutivi di Varsavia e Budapest. “Perché sarebbe davvero difficile – afferma - spiegare ai cittadini e alle aziende private perché si è voluto rinunciare ad una tale somma di denaro".

Per l'Unione europea, alle prese con la peggiore recessione dalla seconda guerra mondiale, non è concepibile continuare ad aspettare. Il Recovey fund deve partire al più presto.

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