"Bénur", il triciclo elettrico amico delle persone con disabilità

In collaborazione con The European Commission
"Bénur", il triciclo elettrico amico delle persone con disabilità
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Di Aurora VelezEdizione italiana: Cristiano Tassinari
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In Francia sono apparse nuove biciclette, ma sembrano davvero quadrighe romane. E infatti si chiamano "Bénur". Un gruppo di persone con disabilità le sta testando sulla pista ciclabile Viarhôna di Lione. Un progetto sostenuto dalla Politica di Coesione dell'UE.

In Francia sono apparse nuove biciclette, ma sembrano davvero quadrighe romane!

E infatti si chiamano "Bénur" (con una leggera differenza di scrittura rispetto al celebre film "Ben Hur".

Queste sono biciclette a tre ruote, soprannominate amichevolmente "tricicli", con lo stesso concetto delle handbike, ma con maggiore comodità e una potenza in stile mountain-bike che le rende eccellenti anche nei percorsi off-road.

Una soluzione ideale e pratica, soprattutto per le persone con disabilità e con mobilità ridotta che debbono fare i conti con una sedia a rotelle.

"Bénur" è elettrico al 100%, ma si può anche manovrarlo con le braccia.

Nézha sta testando un prototipo sulla pista ciclabile Viarhôna di Lione. Un progetto sostenuto dalla Politica di Coesione dell'UE.

"La sensazione di essere come gli altri"

"C'è la sensazione di libertà. È quella sensazione di essere come gli altri", racconta Nézha-El-Rafiqui.
"Per poter viaggiare su piste ciclabili, per fare una passeggiata, al parco della Tête d'Or, per poter entrare in città con il Bénur, senza prendere la metropolitana o l'autobus".

Un progetto finanziato dalla Politica di Coesione dell'UE

Viarhôna, una pista ciclabile tra il Lago di Ginevra e il Mediterraneo, ha offerto otto di questi "Bénur" in servizio gratuito.

Il progetto, per un importo totale di 273.000 euro, è stato finanziato al 60% dalla Politica di Coesione dell'Unione Europea (Fondo FESR).

La commercializzazione è prevista per la primavera 2020.

I "Bénur" sono, per ora, sistemati gratuitamente su due tratte della Viarhôna: Miribel-Jonage e Tain-Tournon.

La Regione Auvergne-Rhône-Alpes vuole essere "portabandiera" di questo progetto di mobilità per tutti.

"Viarhôna è una splendida pista ciclabile"

"Viarhôna è una splendida pista ciclabile di oltre 800 chilometri in Francia, a cui si aggiungono parecchi chilometri in Svizzera, fino al ghiacciaio che dà origine al Rodano", spiega Yves Ronot, responsabile del progetto Viarhôna.

"Quindi "Bénur" è un veicolo che permette l'accesso e l'accessibilità a tutto questo percorso e che permette, di conseguenza, di scoprire tutto il patrimonio di questi territori, e non solo lungo il Rodano".

"Bénur", proprio come quel film...

L'inventore Joseph Mignozzi in "sella" a "Benur"....

Ai comandi, Joseph Mignozzi, ristoratore della regione Rhone-Alpes, che ha avuto l'idea di inventare "Bénur" dopo un grave incidente in moto nel 2012, che lo ha lasciato paralizzato per due anni.
Poi ha passato altri tre anni nel suo garage a costruire questo prototipo.

Cyril Mezière è il suo socio e designer.

"Il primo prototipo realizzato da Joseph assomigliava molto alle bighe romane di Ben Hur come si vede nel film. Ed è per questo che gli ha dato quel nome. Inoltre Ben Hur era una persona combattiva e anche noi cerchiamo di essere il più combattivi possibile"
Cyril Mézières
Socio e designer di "Benur"

Condivisione e connettività

Due parole chiave del progetto: "condivisione" e "connettività".
Una app permette di localizzare "Bénur", condividere i percorsi tra persone a mobilità ridotta e ottenere informazioni sull'ambiente in viviamo.

"La gente ci mette un po' per capire che sono su una sedia a rotelle"

Virginia è un'appassionata dei weekend con lo zaino. Oggi scopre la ViaRhôna a Tain l'Hermitage.
Il "triciclo fuoristrada" lei permette di scoprire sentieri inesplorati.

"Quello che mi piace di Bénur è che sono più in alto e posso vedere molto meglio cosa succede, perchè quando sono sulla sedia a rotelle sono piuttosto in basso. E mi sento anche più sicura...", commenta Virginie Béjot.

"Ti fa sentire meno fragile. Da parte della gente che ci vede sfrecciare ai 25 km/h c'è grande curiosità, sono stupiti dalla nostra velocità. Credo ci voglia un po' per capire che sono seduta su una sedia a rotelle. E questa è la parte più divertente", dice Virginie, sorridendo.

Link utili

- Progetto Bénur

-Pista ciclabile ViaRhôna

La giornalista di Euronews, Aurora Vélez García.

"Social" Backstage

Alcuni scatti e video, su Instagram e Twitter, da parte della nostra giornalista Aurora Vélez García, per evidenziare gli effetti di grande utilità di "Bénur".

Fotogallery

Una cartolina da...Lione

Vista dall'alto di Lione, città "portabandiera" del progetto "Bénur" insieme alla Regione Auvergne-Rhône Alpes.. .
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