1300 studenti di 28 scuole belghe hanno aderito all'EU Beach Clean Up Day, voluto dall'ONU e dall'Unione Europea. Nemico pubblico numero uno dei mari e degli oceani: la plastica. Ma al secondo posto, ci sono i mozziconi di sigaretta. Qualcosa di utile possiamo farlo anche noi, per non inquinare.
OSTENDA (BELGIO) - Prendersi un po' di tempo fuori dalle aula scolastiche per pulire la spiaggia, a Ostenda, in Belgio.
E' stato il compito, martedi, di circa 1300 studenti di 28 scuole, in occasione dell'EU Beach Clean Up day promosso dall'ONU e dall'Unione Europea .
Veronika Hunt Šafránková, capo dell'Ufficio delle Nazioni Unite per l'ambiente, a Bruxelles, spiega:
"È importante che gli studenti contribuiscano individualmente alla pulizia dalla plastica. Ogni anno 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono in mare. È ovunque intorno a noi".
Anche la campionessa pulisce la spiaggia
Nettuno Dio del mare ha accolto la campionessa del mondo di vela, la belga Emma Plasschaert.
La 25enne atleta, originaria proprio di Ostenda, Ci racconta com'era "inquinato" il suo allenamento a Rio de Janeiro per le Olimpiadi 2016.
Insieme alla plastica, i mozziconi di sigaretta sono la maggiore fonte di inquinamento degli oceani in Europa.
Per l'ONU, i governi nazionali necessitano di una più severa attuazione della legge contro il fumo. E ognuno di noi ha un ruolo importante da svolgere.
Aggiunge Veronika Hunt Šafránková:
"Individualmente, possiamo fare la differenza anche noi: possiamo consumare meno, possiamo lasciare la nostra impronta e i produttori possono produrre meno plastica, riutilizzano, riciclano e non usano la plastica se non è necessario".
Gli esperti, però, avvertono: se non si interviene, nel 2050 gli oceani potrebbe contenere più plastica che pesci.
Poi servirà ben altro che una giornata al mare per pulire le spiagge...