Bruxelles, 5.500 manifestanti contro Patto di Marrakech: scontri e polizia davanti a Commissione Ue
Mentre Papa Francesco, al termine dell’Angelus a Roma, ricorda l’importanza di una migrazione sicura, ordinata e regolare difendendo il ‘Global Compact’ ovvero il Patto ONU sulle migrazioni di recente adozione, domenica a Bruxelles si sollevano violente proteste di nazionalisti e forze anti-migranti fomentate dalle associazioni fiamminghe di estrema destra, creando disordini e scontri con la polizia. Al caos della manifestazione principale contro le politiche dell'Unione europea a sostegno delle migrazioni, si è unito anche quello di un migliaio di persone che che sono scese in strada contro la xenofobia e il razzismo, a cui si sono uniti anche piccoli gruppi sparsi di gilet gialli.
Di fronte al Berlaymont, sede della Commissione europea, la polizia ha fatto ricorso a idranti contro gli ultimi manifestanti della marcia contro il Patto di Marrakech. Alla rotonda di Schuman, nel cuore delle istituzioni europee, sono stati lanciati gas lacrimogeni dalle forze dell'ordine per respingere i facinorosi ed evitare l’assalto. Pochi minuti prima, i manifestanti avevano creato disordini lanciando sassi e aprendo varchi tra le barriere a protezione dei palazzi del potere, provocando la frantumazione del vetro della finestra di un edificio della Commissione europea.
Emblematico anche il tentativo di scardinare le aste su cui si reggono le storiche bandiere europee.
Secondo una stima ufficiale della polizia, ben 5.500 persone hanno partecipato al corteo, partito dalla Stazione Centrale e arrivato intorno alle 13h00 al ‘quartiere europeo’, sotto le grida di slogan come "il nostro popolo prima" e "inutili topi di Bruxelles".
“Siamo qui per difendere la nostra identità, cosa che le istituzioni non stanno facendo come dovrebbero”, cosi ha riportato un manifestante belga alla giornalista di Euronews, Giulia Garofalo, che ha assistito al **comizio degli organizzatori **tenutosi alla rotonda di Schuman e in tono apparentemente tranquillo e pacifico, ma che poi è degenerato creando incidenti.
Un altro dimostrante ha commentato con piu enfasi: "Sono assolutamente contrario al contenuto e alla linea politica del Patto di Marrakech. E' tutto un inganno...non servirà a risolvere i problemi. E l’invasione di migranti non si fermerà. Questo andrà a scapito solo dei nostri figli e delle generazioni che seguiranno. Fenomeni che stanno solo impoverendo il nostro Paese e l’Europa, tutta.”
Circa 300 manifestanti, molti a viso coperto, sono stati fermati dalle forze di polizia impegnate per ore a neutralizzare gli attachi di dimostranti instancabili che hanno lanciato agli agenti non solo petardi, ma anche cartelli stradali (sradicati dalla strada) lungo Rue de la Loi e il pecorso della protesta.
Questi eventi suggeriscono come anche in Belgio la popolazione avverta un crescente scontento alimentando un vento di tensione e odio contro la minaccia di "invasione" dei migranti e delle comunità straniere.