"Refugees Welcome", una promessa negata

"Refugees Welcome", una promessa negata
Di Sophie ClaudetHans von der Brelie
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Mentre la Germania inasprisce le leggi sui richiedenti asilo su pressione della Baviera, l'immigrazione resta in cima all'agenda dell'Ue. Ma ogni Stato sembra pensare solo al proprio interesse nazionale.

L'immigrazione continua a essere in cima all'agenda europea, mettendo a nudo le linee di frattura dell'Europa, anche se a fine giugno è stato raggiunto un accordo per rafforzare i controlli alle frontiere e accelerare le procedure di rimpatrio dei migranti che non hanno diritto all'asilo.

L'Italia recentemente ha adottato il tipo di politiche contro l'immigrazione clandestina che siamo abituati a vedere nei paesi dell'Europa orientale.

Più sorprendente il cambio di rotta della Germania, che si sta allontanando dalla sua tradizionale politica di accoglienza. Angela Merkel ha ceduto alla pressione dei suoi alleati politici bavaresi, accettando non solo di arginare l'immigrazione illegale ma anche di rendere le espulsioni più rapide.

In quest'edizione di Insiders vi portiamo in Baviera, lungo il confine austriaco, dove nel 2015 i migranti passavano a frotte per raggiungere la Germania. La zona continua a essere un punto di passaggio, ma a partire da agosto sarà monitorata da una nuova e ben attrezzata forza di polizia locale.

Nella Germania meridionale sono stati creati anche centri di transito per studiare rapidamente le richieste d'asilo ed espellere i migranti la cui domanda venga respinta. Una politica che divide la Germania, anche se i sondaggi mostrano che una grande maggioranza di tedeschi ora è favorevole a regole più severe sull'immigrazione.

Bossong: "Non è una tendenza uniforme"

L'esperto tedesco di politica migratoria Raphael Bossong ai nostri microfoni smentisce che tutti i länder della Germania seguano il trend anti-immigrati. Una possibile chiave di lettura deriva dalle prossime elezioni regionali bavaresi e dal timore per l'ascesa dell'Afd.

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