Rischio tagli nella politica agricola comune dopo il 2020

Rischio tagli nella politica agricola comune dopo il 2020
Di Euronews

Il vuoto nel bilancio europeo lasciato dalla Brexit ptrebbe comportare dei tagli nel fondi destinati ai pagamenti diretti degli agricoltori e per lo sviluppo delle zone rurali.

Sul futuro incerto della politica agricola comune l'Unione europea si gioca il suo ruolo di livellatore delle disuguaglianze. Attualmente la politica agricola rappresenta il 37% del bilancio europeo per un totale di 400 miliardi di euro, ma nel 2020 scadranno gli attuali regolamenti agricoli e le risorse destinate ai relativi fondi. Alcuni paesi vorrebbero ridurre questo contributo del 15% o del 30%, anche per far fronte al vuoto lasciato dalla Brexit. Una delle soluzioni consisterebbe nel riportare la gestione delle politiche agricole a livello nazionale,lasciando ai governi decidere come e dove investire i fondi.

"Ciò vorrebbe dire semplicemente che gli agricoltori saranno trattati in modo diverso nei vari Stati membri+, avverte Pekka Pesonen dell'associazione europea degli agricoltori COPA COGEGA. "E' chiaro che ci sono alcuni paesi che hanno la disponibilità e la capacità di pagare gli agricoltori in cambio dei loro servizi per la sicurezza alimentare e la sostenibilità, ma poi ce ne sono altri per esempio in alcuni stati membri in Europa orientale e centrale che dipendono molto dalla politica agricola comune. Non possiamo abbandonare quegli agricoltori".

Durante il loro incontro a Bruxelles, lunedì i ministri dell'agricoltura europei discutono delle opzioni a adottare dopo il 2020. Creato negli anni '50, questo programma di finanziamenti è considerato il simbolo del progetto europeo che garantisce ai cittadini di avere alimenti di qualità a prezzi convenienti e assicura compensi adeguati agli agricoltori, come spiega il ministro spagnolo Isabel García Tejerina.

"I pagamenti diretti sono il perno della politica agricola comune perché hanno una funzione essenziale: dare stabilità ai redditi".

Su questo tema si confronteranno già i leader europei durante il vertice di venerdì, in attesa di ricevere una proposta ufficiale e dettagliata da parte della Commissione europea a fine maggio.

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