Grecia, pagata tranche del debito con l'Fmi, ma le prossime scadenze fanno paura

“Ho riavuto i miei soldi”. Concedendosi una battuta, Christine Lagarde conferma che Atene ha onorato la tranche da 459 milioni di euro da restituire al Fondo monetario internazionale, potendo così tirare un brevissimo sospiro.
Lagarde confirms Greece has made repayment to the IMF today http://t.co/VXhQJzfOiK
— IMF (@IMFNews) 9 Aprile 2015
Ciò significa, però, che le casse greche sono desolatamente ancora un po’ più vuote.
A rimpinguarle non sarà la Russia, ha chiarito Yanis Varoufakis. La soluzione sul salvataggio ellenico “va trovata in ambito europeo” ha affermato il ministro delle Finanze ellenico.
Atene avrebbe avuto sei giorni dall’Eurogruppo per migliorare la sua lista delle riforme promesse, per assicurarsi l’ultima tranche di aiuti da 7,2 miliardi di euro. Il vice di Varoufakis, Dimitris Mardas, è convinto di poter portare a casa il risultato.
“Ci attendiamo – ha detto – la conclusione dei negoziati e riteniamo che, portandoli a compimento, non ci troveremo più ad affrontare le difficoltà di oggi”.
La tabella di marcia è da far tremare le vene ai polsi: il 14 aprile il governo greco dovrà sborsare 500 milioni per stipendi e pensioni, il giorno dopo rimborsare buoni del Tesoro per 1 miliardo. E il 12 maggio dare indietro all’Fmi altri 770 milioni di euro.
In mezzo l’Eurogruppo, a Riga, il 24 aprile. In quell’occasione ci dovranno essere gli elementi per comprendere se Atene avrà in cassa quanto necessario per continuare a far fronte agli impegni. A dispetto dell’ottimismo mostrato da Mardas, le trattative sembrano avanzare davvero a passi molto piccoli.