Disoccupazione giovanile, un dramma Europeo difficile da affrontare

Disoccupazione giovanile, un dramma Europeo difficile da affrontare
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Di Euronews
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Omar, spagnolo, ha 25 anni. Ha conseguito una laurea e frequentato un master. Ora, come tutti i giovani europei “non so cosa fare o dove andare. Da quando siamo nati non abbiamo fatto altro ceh studiare sodo per avere un futuro. Ma adesso non vediamo alcun futuro”. Quel che si chiede è: “l’Europa ha qualcosa in mente per noi?”

A rispondergli è Theo Sparreboom, economista del lavoro dell’International labour office:

“Sfortunatamente, ciò che accade a questo giovane non riguarda solo la Spagna. In Europa la disoccupazione giovanile è schizzata dal 15,8% del 2007 al 22,5% dello scorso giugno”.

“La Spagna è in particolare difficoltà, dato che è uno dei pochi Paesi dove più del 50% dei giovani che cercano un’occupazione non riesce a trovarla”.

“È indispensabile che migliori la situazione macroeconomica perché si torni a crescere”

“Ciò che possiamo dire è che, anche in situazioni migliori, i giovani sono sempre penalizzati sul mercato del lavoro. Occorre più tempo perché trovino un impiego, non hanno esperienza e spesso non sanno da che parte cominciare”.

“Una delle opzioni è consultare il Programma di garanzia per l’occupazione giovanile, che offre ai giovani concrete opportunità sia di tirocini che di lavoro. Uno strumento per non continuare a cercare a vuoto ed evitare di demotivarsi sempre di più”.

“Anche un’opportunità di lavoro a termine può permettere di ottenere nuovi contatti e creare qualche prospettiva per il futuro”.

“Ma ciò che c‘è al momento non è sufficiente e occorre fare di più. Pensiamo che sarà difficile nei prossimi anni. Le previsioni che abbiamo al momento non forniscono alcun miglioramento dei tassi di occupazione giovanile”.

“In Europa si può vedere qualche miglioramento nel medio periodo, ma questo è dovuto in parte al fatto che un po’ di giovani smettono di cercare lavoro e, di conseguenza, non vengono più conteggiati nelle statistiche sull’occupazione”.

Se desiderate fare anche voi una domanda, cliccate qui sotto.

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