La popolazione di piccioni a Ixelles, in Belgio, è stata ridotta del 40 per cento in tre anni attraverso un piano contraccettivo specifico per la specie. La tecnica innovativa evita l'abbattimento dei volatili e si sta diffondendo in diverse città europee
È ancora buio nella città belga di Ixelles, ma è tutto pronto per una colazione speciale. Il distributore automatico nella piazza della Croce Rossa è in funzione: distribuirà degli speciali semini contraccettivi ai piccioni della città.
Nascosti tra gli alberi circostanti, i pennuti, forse per l'orario o forse intimoriti dalla macchina fotografica, sono immobili.
Solo quindici minuti dopo, alla distribuzione delle 7.45, quasi uno stormo di 200 piccioni si avventa sui semi.
"Abbiamo cercato la migliore formula possibile per ridurre la popolazione di piccioni rispettando il benessere degli animali", spiega a Euronews Yves Rouyet, vicesindaco di Ixelles con delega all'urbanistica, al patrimonio, alla mobilità, al benessere degli animali e alla qualità della vita.
La tecnica innovativa è un'alternativa all'abbattimento, una pratica denunciata dagli animalisti come inefficace a causa della rapida riproduzione degli uccelli. Questo sistema di semi contraccettivi lanciato nel 2021 ha ridotto la popolazione di piccioni a Ixelles di circa il 40 per cento.
Il comune, nella regione di Bruxelles-Capitale, riceveva numerosi reclami per il fastidio causato dagli uccelli talvolta soprannominati "topi volanti".
"Ci sono molti piccioni, quindi è un po' spaventoso, un po' alla Hitchcock", spiega l'assessore.
I distributori automatici, installati in sei aree del comune, vengono accesi due volte all'alba a un'ora fissa.
Solo i maschi dominanti e riproduttivi, che ammontano a circa il 15 per cento e che si nutrono per primi, ingeriscono i chicchi di mais ricoperti del prodotto farmaceutico R12.
Questo sistema costa 10mila euro all'anno a distributore.
"Da bracconieri a guardiacaccia": volontari partecipano al programma
In passato il Comune di Ixelles multava, le persone che distribuivano pane e semi ai piccioni in modo "inopportuno e illegale". Ora sono state incluse nel programma di contenimento, spiega l'assessore. "È molto meglio trasformare i bracconieri in guardiacaccia".
Muniti di giubbotto e tesserino, i volontari sono autorizzati a distribuire "grano buono" in alcuni luoghi e orari specifici per far rimanere i piccioni in determinati luoghi.
Dopo aver passato dieci anni a nutrire i piccioni in modo libero, negli ultimi Stéphanie De Jonghe, presidente dell'organizzazione no-profit Les plumes d'Ixelles, li sfama nell'ambito di questo programma.
"In quattro anni non ho mai saltato un giorno, perché i piccioni hanno bisogno di mangiare ogni giorno", spiega De Jonghe, che dedica alla sua missione 42 ore a settimana.
Sebbene la contraccezione sia necessaria per regolare i piccioni, l'esperta insiste sulla necessità di nutrirli per garantire il loro benessere.
"Se diamo solo la contraccezione, ne acceleriamo la riduzione. Ciò significa che i piccioni si riproducono meno, ma gli adulti muoiono più rapidamente per malnutrizione. Questo porta a incidenti, malattie. Quindi per regolare i piccioni, bisogna nutrirli di semi, poiché sono granivori", spiega l'esperta.
La volontaria ricorda, inoltre, che il piccione è un animale "domestico, sedentario, granivoro e molto dipendente dall'uomo".
"Sono stati allontanati dal loro ambiente naturale secoli fa. Venivano utilizzati per le corse dei piccioni, per la produzione di carne e come uccelli ornamentali", spiega. Poi sono stati rilasciati in città, anche in zona che non offrono loro ciò di cui hanno bisogno".
In Europa anche altre città come Strasburgo e Barcellona hanno scelto di adottare il cibo contraccettivo per piccioni per regolarne la riproduzione.