La dichiarazione dell'Organizzazione meteorologica mondiale segue diversi giorni torridi che hanno visto salire a livelli record la temperatura globale
La prima settimana di luglio è stata la settimana più calda mai registrata, secondo i dati dell'Organizzazione meteorologica mondiale delle Nazioni Unite.
Il mese scorso, il cambiamento climatico e le prime fasi dell'andamento meteorologico di El Niño hanno determinato il giugno più caldo mai registrato.
La notizia arriva attraverso uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature e rivela che l'Europa ha visto più di 61.000 morti legate al caldo la scorsa estate.
Italia, Grecia, Spagna e Portogallo sono stati i Paesi più colpiti.
Cosa c'è dietro l'ondata di caldo di questa estate?
El Niño è un fenomeno climatico naturale associato a temperature superficiali oceaniche più calde nell'Oceano Pacifico tropicale centrale e orientale.
È probabile che l'attuale clima continui con "un'intensità almeno moderata", secondo l'Organizzazione.
L'annuncio segue una serie di giorni torridi che hanno visto salire a livelli record la temperatura globale.
Le città francesi hanno registrato temperature massime di 37°C-38°C domenica: l'ente meteorologico nazionale Météo-France ha affermato che si tratta di un episodio di ondata di caldo non eccezionale per la stagione, ma ha richiesto attenzione a causa della sua persistenza.
I dati preliminari del servizio meteorologico tedesco (DWD) hanno mostrato che domenica le temperature hanno raggiunto i 38°C anche a Tönisvorst, nella Renania settentrionale-Vestfalia.
Oltre 61.000 morti legate al caldo
Gli scienziati evidenziano la necessità per i governi di affrontare gli impatti sulla salute del riscaldamento globale.
L'aumento dei decessi correlati al caldo è stato maggiore tra gli anziani e le donne nei Paesi del Mediterraneo, secondo lo studio del Barcelona Institute for Global Health.