Più di 130 Stati hanno votato affinché la Corte internazionale di giustizia si pronunci sugli "obblighi che incombono sugli Stati" per il clima
L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione "storica" sulla giustizia climatica. Più di 130 Stati hanno votato affinché la Corte internazionale di giustizia si pronunci sugli "obblighi che incombono sugli Stati" per proteggere il sistema climatico "per le generazioni presenti e future".
Il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha dichiarato ai delegati che, sebbene non vincolante, il parere dell'organo giudiziario dell'Onu potrebbe aiutare i leader mondiali a "intraprendere un'azione climatica più forte e coraggiosa di cui il mondo ha tanto bisogno".
"Per alcuni Paesi le minacce climatiche sono una condanna a morte. In realtà, è l'iniziativa di questi Paesi, a cui si sono uniti molti altri, insieme agli sforzi dei giovani di tutto il mondo, che ci unisce. E, insieme, state facendo la storia" ha detto Guterres.
Nel tweet: "La giustizia climatica è sia un imperativo morale che un prerequisito per un'efficace azione climatica globale.
La crisi climatica può essere superata solo attraverso la cooperazione - tra popoli, culture, nazioni, generazioni. Lavoriamo insieme per finire il lavoro".
Una settimana fa, gli esperti climatici delle Nazioni Unite (Giec) hanno avvertito che il riscaldamento aumenterà di +1,5° già nel 2030-2035 rispetto all'era industriale: un promemoria dell'estrema urgenza di agire in questo decennio per garantire un "futuro vivibile" al pianeta.