I ricercatori di iMare Natural provano a coltivare anemoni in un sistema di acquacoltura controllata rilasciandoli poi in mare, nel tentativo di ripristinare le popolazioni naturali.
Ana Esther Ortiz Maldonado lavora per salvare gli anemoni di mare.
Raccolti in modo massiccio sul fondo del mare da pescatori sia legali che illegali, i delicati invertebrati stanno diminuendo di numero, vittime del loro stesso successo nella gastronomia tradizionale locale. I ricercatori di iMare Natural, una società dell'Università di Granada, provano a coltivare anemoni in un sistema di acquacoltura controllata rilasciandoli poi in mare, nel tentativo di ripristinare le popolazioni naturali.
Ana, direttrice dell'impianto pilota di acquacoltura, ci ha mostrato (nel video qui sopra) come questa struttura imita il funzionamento degli ecosistemi naturali per ridurre al minimo gli sprechi, l'uso di acqua e il consumo di energia. Molti sperano che questo approccio, noto come acquacoltura multitrofica integrata (Imta), possa nel prossimo futuro ridurre molti problemi ambientali associati ai metodi tradizionali di piscicoltura.