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Il Grand Canyon kazako e le grotte sacre: alla scoperta della bellezza selvaggia del Mangystau

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Il Grand Canyon kazako e le grotte sacre: alla scoperta della bellezza selvaggia del Mangystau
Diritti d'autore  Euronews
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Di Tomiris Bilyal
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Il Mangystau è una regione rinomata per la sua potenza industriale, le vaste riserve di petrolio e gas e la posizione strategica sul Mar Caspio. Tuttavia, nonostante la forte impronta industriale, questa regione ha molto altro da offrire.

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Il Mangystau vanta paesaggi quasi marziani, grotte sacre, scogliere a forma di onde ghiacciate e antichi percorsi della Grande Via della Seta. 

Ancora oggi la regione continua una tradizione secolare di commercio tra Oriente e Occidente. In quanto parte del corridoio di trasporto transcaspico, svolge un ruolo chiave nella nuova via della seta marittima e custodisce alcuni dei paesaggi naturali più remoti e incontaminati dell’Asia centrale. 

Il suo cuore è Bozjyra, un canyon ricoperto di fossili, formatosi dall’antico oceano Tetide ormai scomparso. Le sue vette calcaree frastagliate sono diventate il simbolo della spettacolare bellezza della regione. Nelle vicinanze si trova Beket Ata, una moschea sotterranea del XVIII secolo, scavata direttamente nella roccia calcarea. È uno dei luoghi di pellegrinaggio più importanti del Kazakistan che attira visitatori da tutta l’Asia centrale. 

Aktau, la città principale della regione, unisce il suo passato industriale sovietico al fascino moderno della costa. Un tempo era un insediamento dedicato all’estrazione dell’uranio, noto come Guryev-20; oggi invece accoglie i viaggiatori con le sue rive sul Mar Caspio. 

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