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Giornata dell’Africa: storia, conquiste e cultura di un continente in trasformazione

Giornata dell'Africa
Giornata dell'Africa Diritti d'autore  Copyright 2010 AP. All rights reserved.
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Di Jesús Maturana
Pubblicato il
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Il 25 maggio si celebra la Giornata dell’Africa: un viaggio tra storia, indipendenza, progresso economico, cinema e cultura digitale del continente africano

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La storia della Giornata dell’Africa affonda le sue radici nei movimenti di liberazione del XX secolo, quando il continente iniziò a scrollarsi di dosso il lungo retaggio del colonialismo. Il primo passo verso l’istituzione di questa ricorrenza avvenne nel 1958, con il Congresso degli Stati africani. Per la prima volta, rappresentanti di diverse nazioni si riunirono per affermare con forza una volontà comune: costruire un continente libero, autodeterminato, capace di valorizzare le proprie risorse e la propria identità.

Durante quell’incontro, fu proposta l’istituzione di una Giornata della libertà africana, che si sarebbe poi evoluta nella celebrazione continentale di oggi. Anno dopo anno, quegli incontri rafforzarono la solidarietà tra le nazioni africane, preparando il terreno per il momento cruciale: il 25 maggio 1963, data della nascita dell’Organizzazione dell’Unità Africana (OUA).

Fu allora che la Giornata dell’Africa fu ufficialmente sancita, diventando simbolo non solo dell’indipendenza politica, ma anche di un progetto condiviso di sviluppo sociale, economico e culturale. Oggi, l’OUA è stata trasformata nell’Unione Africana, organismo che continua a promuovere l’integrazione e la cooperazione tra gli Stati membri.

Un continente in trasformazione

L’Africa di oggi è molto diversa da quella degli anni Sessanta. Negli ultimi decenni, il continente ha conosciuto profonde trasformazioni, con un’espansione economica significativa in numerose aree. Paesi come il Ghana, il Ruanda, l’Etiopia e la Costa d’Avorio sono diventati esempi di crescita sostenuta, segnando un netto cambiamento rispetto al passato.

Uno degli aspetti più rilevanti di questo sviluppo è l’emergere del ruolo delle donne africane. La loro presenza è diventata fondamentale in ambito politico, economico e sociale. In Ruanda, per esempio, le donne occupano oltre il 60 per cento dei seggi parlamentari, segnando un primato mondiale in termini di rappresentanza. Nel mondo del business e delle istituzioni, figure come Ngozi Okonjo-Iweala, direttrice generale dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, e Ellen Johnson Sirleaf, ex presidente della Liberia e premio Nobel per la Pace, incarnano una nuova leadership al femminile.

Anche il processo di decolonizzazione, sostenuto con forza dalle Nazioni Unite, ha avuto un impatto profondo. Ogni nazione ha potuto finalmente scrivere la propria storia, puntando su istruzione, infrastrutture, cultura e valorizzazione delle risorse locali.

Il racconto del continente attraverso il cinema

Il cinema ha svolto un ruolo fondamentale nel raccontare l’Africa al resto del mondo, superando cliché e restituendo una visione più autentica e complessa della realtà africana. Film come Memorie d’Africa (1985) hanno contribuito a far conoscere la bellezza paesaggistica del continente, seppur attraverso uno sguardo occidentale.

Altri titoli, invece, hanno affrontato tematiche più profonde e urgenti. Diamanti di sangue (2006) ha messo in luce gli orrori del conflitto in Sierra Leone e l’implicazione del commercio illegale di diamanti. Invictus (2009) ha mostrato come Nelson Mandela abbia utilizzato lo sport come veicolo di riconciliazione in un Sudafrica diviso dall’apartheid. In modo altrettanto potente, Hotel Rwanda (2004) ha raccontato con grande umanità il genocidio ruandese, mentre L’ultimo re di Scozia (2006) ha offerto uno sguardo sul regime di Idi Amin in Uganda.

Tra i titoli più recenti, Beasts of No Nation (2015) ha dato voce all’infanzia violata dalla guerra, mentre Black Panther (2018) ha rivoluzionato l’immaginario pop offrendo una visione futuristica, forte e orgogliosa di un’Africa capace di ispirare milioni di persone.

Una celebrazione che si rinnova

Nel XXI secolo, la Giornata dell’Africa si è evoluta, trasformandosi in un appuntamento culturale partecipato, inclusivo e aperto al mondo. Ogni anno, il 25 maggio, eventi culturali, festival, mostre, conferenze e iniziative educative si moltiplicano nei Paesi africani e nelle diaspore. La celebrazione non si limita a ricordare il passato, ma diventa occasione per riflettere sul presente e sulle sfide del futuro.

Nell’era digitale, i social media hanno amplificato la portata della ricorrenza. Attraverso hashtag come #AfricaDay, cittadini africani e sostenitori da ogni parte del mondo condividono esperienze, riflessioni e contenuti culturali, contribuendo a costruire una narrazione più articolata e reale del continente.

L’Africa si racconta, dunque, con voce propria, attraverso il cinema, la cultura, l’imprenditoria e le esperienze quotidiane di milioni di donne e uomini che ogni giorno, dentro e fuori dal continente, contribuiscono a ridefinire la sua immagine. La Giornata dell’Africa è oggi più che mai una celebrazione viva, plurale e globale.

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