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Triennale di Milano, una mostra sul concetto di inclusione-esclusione al padiglione Rom e Sinti

Una performance artistica della mostra Motherland Otherland
Una performance artistica della mostra Motherland Otherland Diritti d'autore  cleared
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Di Euronews
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La mostra "Motherland Otherland" ospiterà le opere di sei artisti Rom e Sinti che trasformeranno il padiglione in uno spazio di memoria, resistenza e desiderio

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Un padiglione per esplorare il concetto di casa, non solo come spazio fisico, ma come costruzione sociale e confine tra inclusione ed esclusione.

La bandiera dei Rom e Sinti torna a sventolare tra quelle dei Paesi partecipanti alla Triennale di Milano, per la seconda volta nella storia.

Alla 24esima Esposizione internazionale della Triennale, dedicata al tema "Inequalities", ci sarà anche il padiglione Rom e Sinti che ospita la mostra "Motherland Otherland", un progetto artistico promosso e finanziato dall'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar), curato dall'attrice e attivista rom Dijana Pavlovic e dalla regista e artista visiva Hanna Heilborn.

La mostra sarà inaugurata sabato 17 maggio alle ore 18:30. Le opere di sei artisti Rom e Sinti (Małgorzata Mirga-Tas, Sead Kazanxhiu, Luna De Rosa, Noèll Maggini, Miguel Fiorello Lebbiati, Béla Váradi) trasformeranno il padiglione in uno spazio di memoria, resistenza e desiderio.

L'obiettivo è quello di interrogarsi sulle disuguaglianze e sulle forme di esclusione restituendo allo stesso tempo la forza della cultura rom e sinta.

"Avere una casa significa essere riconosciuti, avere voce, esistere nella società. Negare questo spazio equivale a escludere non solo fisicamente, ma simbolicamente e politicamente", si legge nel comunicato.

Il programma dell'evento

L'inaugurazione si aprirà con una visita guidata con il direttore di Unar, Mattia Peradotto, le curatrici della mostra e gli artisti.

Successivamente, chi parteciperà potrà assistere a una performance collettiva intorno al "Pozzo dei desideri" e ascoltare poesie e racconti seduti in cerchio con l'artista e cantore flamenco rom Miguel Ángel Vargas e altri artisti rom.

Chi vorrà potrà poi alzarsi, gettare una moneta simbolica nel pozzo e condividere un pensiero, un desiderio, una poesia per un mondo più giusto, più umano, senza guerre.

L'evento si concluderà con un aperitivo aperto a tutti, tra canti e musiche.

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