Il sindacato statunitense degli scrittori lancia "human authored", certificazione per libri prodotti "dall'ingegno umano", e non dall'Ai. Un'iniziativa a cui si guarda con interesse anche in Europa
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L'intelligenza artificiale è sempre più presente nelle nostre vite e molti creativi hanno lanciato l'allarme sulle minacce esistenziali che l'Ai rappresenta per loro. Al punto che molti richiedono di differenziale le opere originate dall'intelletto umano e quelle dai modelli generativi.
L'Authors Guild, l'ente statunitense che rappresenta gli scrittori, ha deciso di soddisfare questo bisogno creando un portale online ad hoc per certificare il fatto che un libro "è stato creato da esseri umani", e non dall'intelligenza artificiale.
Il sindacato, un'associazione senza scopo di lucro che rappresenta romanzieri e saggisti, ha chiamato l'iniziativa "Human Authored".
Cos'è human authored?
L'iniziativa "human authored" non rifiuta la tecnologia, ma "richiede una maggiore trasparenza, il rispetto dell'ingegno umano e degli elementi umani della narrazione", ha dichiarato in un comunicato stampa il direttore del sindacato Mary Rasenberger.
"Gli autori possono ancora registrarsi se utilizzano l'intelligenza artificiale per fare controllo ortografico o ricerche. Ma la certificazione indica che l'opera è stata composta dall'intelletto umano".
Il certificato è un semplice logo rotondo con due parole in grassetto all'interno: "Human Authored".
Gli autori possono far certificare il proprio lavoro collegandosi al portale, inserendo le informazioni sul proprio libro e firmando un contratto di licenza che consentirà loro di utilizzare il logo dell'iniziativa su "copertine, opuscoli e materiale promozionale".
Serve una human authored anche in Europa?
La author guild ha registrato il logo "human authored" presso l'ufficio marchi e brevetti degli Stati Uniti. L'iniziativa sarà aperta anche ai non membri del sindacato.
Resta da vedere se un'iniziativa simile sarà messa a disposizione anche degli autori europei.
L'anno scorso, la Society of Authors (Soa) del Regno Unito ha condotto un'indagine da cui è emerso che più di un terzo dei traduttori ha perso il lavoro a causa dell'ai generativa. La Soa, che è il più grande sindacato britannico di scrittori e traduttori, ha dichiarato che è "urgente" che la politica legiferi sull'ai.