Il museo Picasso di Parigi ridisegnato da Paul Smith per il 50esimo anniversario della morte

The painting " Maya" by Spanish painter Pablo Picasso in 1938, is on display during a media preview of Sotheby's auction, in London.
The painting " Maya" by Spanish painter Pablo Picasso in 1938, is on display during a media preview of Sotheby's auction, in London. Diritti d'autore Kin Cheung/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
Di Redazione italiana
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Il designer britannico Paul Smith ha occupato le sale espositive per celebrare il 50esimo anniversario della morte dell'artista

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Un restyling per un grande anniversario: Il museo Picasso di Parigi è stato ridisegnato da Paul Smith per il 50° anniversario della morte dell'artista, l'8 aprile.

Il risultato sono tre piani di stanze colorate, che fanno risaltare ancora di più le opere d'arte.

"La visione di Paul Smith è spesso venata di molto umorismo e una forma di distanza e leggerezza - dice Cécile Debray, storica dell'arte e direttrice del museo - volevamo mostrare il lavoro di Picasso in un modo leggermente nuovo, un po' insolito, con forse meno sacralità".

Ogni stanza è decorata per valorizzare le opere d'arte che ospita, immergendo i visitatori.

La serie di copertine di Vogue Paris su cui Picasso ha disegnato sono appese in una stanza: le copertine originali rappresentano la carta da parati.

Le pareti bianche sembrano essere evitate a tutti i costi nel museo.

Gli schizzi realizzati in preparazione per "Les Demoiselles d'Avignon" (Le giovani donne di Avignone) sono esposti su un muro rosa.

In mostra anche opere di altri artisti.

L'argentino Guillermo Kuitca si è ispirato al cubismo di Picasso e Georges Braque per realizzare "Retablo (Retable)", un'installazione cubica con forme geometriche e una strada dipinta davanti allo spettatore.

Fa parte della mostra anche l'iconica serie di ritratti di Robert Doisneau: l'artista congolese Chéri Samba lo ha rappresentato in questo outfit in "Quant il n'y avait plus rien d'autre que... L'Afrique restait une pensée" (Quando non era rimasto altro che... l'Africa restava un pensiero).

Rende omaggio all'arte africana da cui Picasso ha tratto ispirazione per le sue opere, denunciandone la scarsa rappresentazione nelle collezioni museali.

"Questa mostra, per me, è abbastanza esemplare della posizione attuale del museo, poiché nel corso della mostra vedrai anche opere di artisti contemporanei, come Mickalene Thomas, un'artista di New York molto impegnata per la causa Lgbt e la causa Black Lives Matter, che propone un dialogo con Picasso, basato in particolare sulle opere realizzate dopo Guernica", afferma Debray.

Uno di questi è "Pichet et squelette" (Brocca e scheletro), dipinto nel 1945: l'artwork affronta la violenza della Polizia e il razzismo negli Stati Uniti.

"Picasso Celebration: The collection in a new light" è disponibile sino al 27 agosto prossimo.

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