Cannes al via. In cartellone impegno e guerra in Ucraina. E c'è anche Zelenskiy

Jasmine Trinca giurata e regista, Bellocchio di ritorno sul sequestro Moro
Glamour e immancabili paillettes, ma anche tanta Italia, un appello al cinema a non perdere il coraggio della denuncia, e la guerra in Ucraina che irrompe in discorsi e cerimonie, con il videocollegamento del presidente Zelenskiy. Al via nel segno di emozione e impegno un'edizione numero 75 del Festival di Cannes con Bellocchio di ritorno sul sequestro moro con "Esterno notte", la prima volta in macchina da presa di Jasmine Trinca con "Marcel", giurata nella scuderia di Vincent Lindon, e Valeria Golino a presiedere invece quella della sezione Un certain regard. Palma d'Oro alla carriera, poi, al gigante di "Bird" e "Il re di Scozia" Forest Whitaker, che ringrazia il cinema per avergli fatto "prendere coscienza del mondo".
Tre italiani a caccia della Palma d'oro
Tre i titoli italini in gara, fra i 21 selezionati dal direttore Thierry Frémaux. A riportare a casa una Palma che manca da "La stanza del figlio" di Nanni Moretti, nel 2001, ci proveranno "Nostalgia" con Pierfrancesco Favino - che Mario Martone ha tratto dall'omonimo romanzo di Ermanno Rea -, "Le otto montagne" con la coppia di "Non essere cattivo" Luca Marinelli e Alessandro Borghi, e "Les amandiers" con Valeria Bruni Tedeschi.
Il film di Hazanavicius che la guerra ha ribattezzato "Coupez!"
Ad aprire le danze fuori concorso, intanto, l'esilarante remake di un B-movie giapponese, che doveva chimarsi "Z", ma che per non omaggiare gli invasori russi in Ucraina, il regista di "The Artist" Michel Hazanavicius, ha ribattezzato "Coupez!" .
Zelenskiy in videocollegamento. Omaggio a Chaplin e appello al cinema
Di cinema come arma di emozione di massa per svegliare le coscienze, ha parlato il presidente di giuria Vincent Lindon. Discorso vibrante a cui la realtà ha fatto subito eco, con l'irruzione - sul maxischermo del Grand Theatre Lumière -, di Volodimyr Zelensky. "Ci vuole un altro Grande dittatore - l'appello in collegamento video del presidente Ucraino, che cita Chaplin -. Il cinema non resti muto e l'odio alla fine scomparirà. I dittatori moriranno".
Ancora Italia, poi, nella Quinzaine des Réalisateurs. Portabandiera tricolore nella sezione parallela del festival, che terminerà il 28 maggio, il regista Pietro Marcello con "Le vele scarlatte". Alla sua prima opera in Francia, l'acclamato regista e sceneggiatore di "Martin Eden", si ispira a un'opera del pacifista russo del '900, Aleksandr Grin.