Notte degli Oscar, i migliori momenti

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Diritti d'autore AP Photo/Chris Pizzello
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Di Alberto De Filippis
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Una carrellata dalla notte delle stelle

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Red carpet, vestiti da sogno, stelle del cinema, statuette. È arrivata come ogni anno la notte degli Oscar. Un'edizione con qualche sorpresa, come il primo Oscar per il miglior film a un'opera straniera come Parasite, che assieme a Joker è davvero piaciuto a tutti, e tante polemiche, come quella lanciata da Natalie Portman che ha sfilato con un abito dov'erano ricamati i nomi di alcune registe dimenticate dalla critica e dall'Academy.

Poche ancora una volta le nomination di attori di colore. Anche stavolta confermata una spiacevole consuetudine.

Non vince ma fa discutere il film di Kasi Lemmons che narra dell'attivista afroamericana che nella seconda metà dell'Ottocento fugge da una piantagione nel Sud degli Usa e si rifugia al nord, cambiando nome da Araminta Ross a Harriet Tubman. In seguito decide di salvare i fratelli rimasti prigionieri al sud, usufruendo dell'Underground Railroad, un sistema creato dagli abolizionisti, fatto di strade e passaggi segreti.

Miglior trucco per il film Bombshell con Charlize Theron, e un Oscar che arriva a Brad Pitt. Al suo quarto tentativo è il vincitore della statuetta come attore non protagonista per C'era una volta ad Hollywood", e non perde l'occasione: "Mi hanno dato 45 secondi, che sono 45 secondi più di quelli dati a John Bolton al senato. Forse Tarantino farà un film su questa storia e alla fine i protagonisti si comporteranno da adulti". Il riferimento polemico era alla mancata audizione dell'ex falco Bolton licenziato da Trump, e dal fatto che il film dove recita Pitt non è l'esatta riproduzione del massacro in cui venne uccisa Sharon Tate, la moglie di Roman Polanski.

Si chiude con il regista di Parasite Bon Joon Ho che, malgrado la vittoria non dimentica di rendere omaggio a un altro gigante del cinema, Martin Scorsese, in corsa con il film di Netflix, the Irishman.

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