Brian De Palma presenta a Lione il suo primo romanzo noir

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Diritti d'autore REUTERS/Tony Gentile
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Di Paola Cavadi
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"I serpenti sono necessari?", questo il titolo del primo romanzo del grande regista americano, scritto insieme alla compagna Susan Lehman. Un thriller politico che ruota attorno alla corsa per un seggio al Senato nello Stato dell'Ohio, ispirato al film di De Palma "Blow out"

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I serpenti sono necessari? È il titolo, stravagante, del primo romanzo del regista americano Brian De Palma, ospite del Quais du Polar, festival di letteratura noir che si svolge ogni anno a Lione. Un thriller politico scritto insieme alla compagna Susan Lehman, che racconta della corsa al senato dell'Ohio di Lee Rogers e di Joe Crump (non Trump), avversari che ricorreranno a ogni mezzo pur di schiacciare l'avversario.

"Avevo un sacco di idee che non pensavo avrei mai avuto il tempo di sviluppare in una sceneggiatura intera - ha spiegato De Palma a Euronews - Poi ho incontrato Susan e ho trovato la collaboratrice perfetta per romanzare quelle idee. E ci siamo divertiti un sacco". "Io mi sono detta: non sono brava coi dialoghi - conferma Lehman - Allora Brian mi ha detto "in quello ti aiuto io".

Da personaggi, plot e intreccio si riconosce la mano del maestro, autore di capolavori thriller come "Blow Out", del 1981 con un giovanissimo John Travolta, a cui il romanzo è liberamente ispirato. Nel film, un tecnico del suono registra accidentalmente una prova secondo cui l'incidente stradale che coinvolge un candidato alle presidenziali in realtà è un omicidio premeditato.

Originariamente scritto in inglese, il romanzo è stato pubblicato solo in Francia e in francese. Segno dell'attaccamento del regista per una cultura e un popolo che ricambiano la stima, come ha dimostrato la grande retrospettiva dedicata a De Palma al Centro Pompidou nel 2000. "I francesi mi sembra di capirli meglio di questi americani" ha concluso il regista. al lavoro, da ultimo, su un plot cinematografico inspirato alla storia del produttore americano Harvey Weinstein e al torbido dietro le quinte del grande cinema.

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