Alla kermesse svizzera, una crime story d'animazione che, alle immagini postmoderne, unisce fascinazione per pittura e psicologia
Un brillante e famoso psicoterapeuta che soffre di incubi tremendi. E che scoprirà di potersene liberare soltanto rubando 25 tra i più famosi dipinti al mondo. E' la trama attorno a cui si sviluppa "Ruben Brandt Collector", crime thriller d'animazione che lo sloveno Milorad Krstić ha presentato in antemprima al Locarno Film Festival.
"Sono un pittore - ha detto Krstić sul palcoscenico della Kermesse - e volevo fare il film su questo, sui quadri, sull'arte. Ma sapevo che avrebbe potuto essere noioso parlare di arte come può farlo un critico. In qualche modo ho cercato allora di realizzare un thriller psicologico, una crime-story".
Con una banda composta da 4 dei suoi pazienti e da una squadra di assassini, Brandt deruberà alcuni dei piû celebri musei del mondo, come il Louvre, il MoMa e l'Hermitage, diventando il più famoso ladro d'arte al mondo. Inseguito dalla polizia e dai gangster interessati alla taglia da 100 milioni di dollari sulla sua testa, l'ex psicoterapeuta troverà la sua vera nemesi in un investigatore assicurativo.
Un film che, alle animazioni postmoderne di Kristic, unisce la fascinazione per la pittura e una certa ironia verso il mondo della psicanalisi