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"Washington vede l'Europa come irrilevante", dice a Euronews l'ex comandante generale degli Stati Uniti in Europa

FILE: Il comandante dell'esercito americano in Europa, Ten. Gen. Ben Hodges, parla durante una conferenza stampa a Vilnius, 7 marzo 2017.
FILE: Il comandante dell'esercito americano in Europa, Ten. Gen. Ben Hodges, parla durante una conferenza stampa a Vilnius, 7 marzo 2017. Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Jakub Janas
Pubblicato il
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In un'intervista rilasciata al programma mattutino di Euronews, Europe Today, l'ex comandante generale dell'esercito americano in Europa, il generale Ben Hodges, ha dichiarato che il continente si sta "lentamente rendendo conto" di non poter contare sugli Stati Uniti come partner leale

In un’intervista al programma mattutino di Euronews, Europe Today, il generale Ben Hodges, ex comandante generale dell’esercito americano in Europa, ha lanciato un avvertimento sulla relazione tra Europa e Stati Uniti. Secondo Hodges, il continente si sta “lentamente rendendo conto” di non poter più contare su Washington come partner leale.

“Gli Stati Uniti vedono l’Europa come un’entità irrilevante, tranne forse per alcuni scopi commerciali”, ha dichiarato Hodges, sottolineando come l’approccio dell’amministrazione statunitense al conflitto in Ucraina sia quello di un “enorme affare immobiliare”.

Il generale ha citato le recenti vicende che hanno coinvolto Steve Witkoff, inviato speciale del presidente Donald Trump in Medio Oriente, e Jared Kushner, genero di Trump, come prova che l’interesse principale di Washington è “fare affari con la Russia una volta conclusa la guerra”.

Hodges ha avvertito che se gli accordi voluti da Witkoff e Kushner andassero a buon fine, ciò potrebbe comportare “un problema enorme per l’Europa”, incluso l’arrivo di milioni di rifugiati se l’Ucraina dovesse accettare un accordo insoddisfacente.

A confermare il cambiamento di priorità, questa settimana il segretario di Stato americano Marco Rubio ha saltato una riunione chiave della Nato a Bruxelles. “È insolito, ma fa parte del problema”, ha osservato Hodges, precisando che l’Europa oggi è al quarto posto nell’agenda di Washington, dopo l’emisfero occidentale, l’Indo-Pacifico e il Medio Oriente.

Nonostante le preoccupazioni, Hodges ha voluto dare un messaggio di speranza. Ha respinto l’idea che l’Ucraina stia perdendo terreno, ricordando che dopo 11 anni di guerra la Russia occupa solo il 20 per cento del Paese e che parti della sua economia sono “in profonda difficoltà”.

“L’Ucraina e l’Europa insieme hanno l’industria, la ricchezza e la popolazione per fermare la Russia”, ha sottolineato Hodges. “Non c’è motivo per cui l’Europa, compresa l’Ucraina, non possa fermare la Russia. Quello che manca è la fiducia in se stessi e la volontà politica”.

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