Milano Moda Uomo, tra segnali di ottimismo e voglia di cambiamento

Milano Moda Uomo, tra segnali di ottimismo e voglia di cambiamento
Di Debora Gandini

MFW, da D&G ad Armani il tempo degli eccessi è finito. Sfilano "millennials", professionisti e viaggiatori

Tra sfilate, dj set e presentazioni Milano tiene chiude la settimana della moda uomo con un segnale di ottimismo e di cambiamento. Non solo abiti e tendenze. Euromonitor prevede da qui al 2020 una crescita nelle vendite dell’abbigliamento maschile a livello globale supererà quello femminile. Con un fatturato che nel 2016 ha prodotto 9 miliardi di euro.

MFW 2017-2018, da D&G ad Armani il tempo degli eccessi è finito. Sfilano "millennials", professionisti e viaggiatori

Da Dolce&Gabbana sfilano i Millenials

Intanto sulle passerelle per il prossimo autunno-inverno il must have sarà un’elegante modernità. Da Dolce&Gabbana protagonisti i “Millenials”, ovvero i giovanissimi, figli di personaggi Vip, ma ma anche influencer della rete, dallo stile vistoso e dal guizzo sfrontato. Per loro un guardaroba ricco ed eclettico, fatto di pigiami di cotone stampati, piumini patchwork oversize, abiti in broccato o jeans e sneakers.

French-touch per Salvatore Ferragamo

Partenza in grande stile per il nuovo direttore creativo di Salvatore Ferragamo, il francese Guillaume Meilland. Approccio sartoriale puro, cura dei tessuti per una collezione ricca di cappotti essenziali, pantaloni dalla vita alta ma asciutti, giacche dritte, e maglioni di cashmere raffinati e caldi. Il tutto da abbinare ad accessori importanti, sciarponi, zaini e scarpe rubate al mondo del lavoro americano.

Emporio Armani, elegante e decostruito

Re Giorgio per Emporio Armani ripensa il classico con pantaloni ampi e pull con motivi geometrici, il must-have del prossimo inverno. Onnipresenti cappotti e giacche, doppio petto o aperte sul davanti. Gli aspetti più “glam” si ritrovano nei capi per la sera o per le occasioni speciali. Ecco quindi il classico lo smoking in velluto, la pettorina in pelliccia, le camicie alla coreana. Intanto lo stilista milanese si è detto anche disponibile, nel caso, a vestire la nuova first lady americana, Melania Trump, schierandosi dunque con chi, degli stilisti, non ci vede nulla di male. Anche questo fa parte del luccicante mondo della moda.

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