Savall e le sue 'Vie della Schiavitù'

Savall e le sue 'Vie della Schiavitù'
Di Euronews
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Il dieci gennaio a Bruxelles, il compositore spagnolo Jordi Savall ha portato in scena musicisti provenienti da Europa, Africa e Sud America.

Il dieci gennaio a Bruxelles, il compositore spagnolo Jordi Savall ha portato in scena musicisti provenienti da Europa, Africa e Sud America. Un viaggio musicale che racconta la storia di 400 anni di schiavitù.

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In ‘Le Vie della Schiavitù’ Savall ha unito la musica proveniente dai luoghi che tra il quindicesimo e il diciannovesimo secolo videro la deportazione e la riduzione in schiavitù di milioni di africani. Secondo Savall la musica è il modo migliore per comprendere il passato: “Solo se conosciamo la storia dei nostri antenati – sostiene – potremo costruire un nuovo futuro. Questo è ciò che mi ha spinto a preparare e realizzare questi progetti sulla storia. Perché credo che abbiamo bisogno di arte e la musica aiuta a capire cos‘è accaduto nella storia”.

Nel concerto ha trovato spazio la musica di artisti provenienti da Mali, Madagascar, Marocco, Brasile, Messico, Colombia, Argentina e Venezuela accompagnata dal gruppo vocale di Savall. Un omaggio a tutte le vittime della schiavitù.

“Lo spettacolo che Jordi presenta – chiarisce il cantante venezuelano Ivan Garcia – non mostra la bellezza, ma serve a farci riflettere su qualcosa che è accaduto in passato, e che continua ad essere presente oggi anche se in un altro modo: la schiavitù”.

La musica si intreccia con la lettura di testi sulla schiavitù scritti da Aristotele, Montesquieu, Martin Luther King e dal vincitore del premio Nobel per la letteratura, il nigeriano Wole Soyinka.

A metà aprile ‘Le Vie di schiavitù’ sarà di scena prima ad Amburgo poi a Lisbona.

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