Disturbing the Peace: israeliani e palestinesi insieme contro la violenza

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Ex nemici – soldati israeliani e militanti palestinesi – depongono le armi e le sostituiscono con rami di ulivo.

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Ex nemici – soldati israeliani e militanti palestinesi – depongono le armi e le sostituiscono con rami di ulivo. Fondano il movimento “Combattenti per la Pace”. È la storia raccontata dal documentario Disturbing the Peace, presentato in anteprima al Festival di Gerusalemme. Fra gli attivisti c‘è Shifa al-Qudsi, ex combattente palestinese cui è stato vietato partecipare alla proiezione. “Per motivi di sicurezza”, secondo Israele.

Il rammarico di Udi Gur, coordinatore israeliano di Combattenti per la pace: “Se non la lasciano entrare come può chi vive in Israele conoscere chi si impegna per la pace nella società palestinese? Nelson Mandela disse che si deve far la pace con il nemico. Shifa era nostra nemica e adesso può essere nostra amica. Se non tendiamo la mano la perderemo”.

Al Qudsi vive a Tulkarem in Cisgiordania, dopo sei anni di carcere è entrata a far parte di Combattenti per la Pace

Shifa al-Qudsi: “Il permesso è stato negato dal dipartimento per la sicurezza in Israele; non so per quale ragione. Da quando sono uscita dal carcere invoco la pace”.

Co-diretto da Stephen Apkon e Andrew Young, “Disturbing the Peace” sarà proiettato il 21 luglio sulla barriera di separazione israeliana vicino Beit Jala, non lontano da Betlemme, e poi in diversi festival negli Stati Uniti.

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