Il cinema, a Odessa

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La sesta edizione del Festival Cinematografico Internazionale di Odessa vede in competizione per il Duca d’oro 12 film. Nella sezione non competitiva

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La sesta edizione del Festival Cinematografico Internazionale di Odessa vede in competizione per il Duca d’oro 12 film. Nella sezione non competitiva figurano retrospettive, debutti e i film già premiati in altri festival.

Il Film turco Sivas è uno di questi avendo ottenuto il Premio Speciale della Giuria di Venezia 2014. Nel plot il regista Kaan Müjdeci mette a fuoco l’insolita amicizia tra un ragazzo e Sivas un cane da combattimento abbandonato. Le inquadrature sono impietose sul rude mondo dell’Anatolia orientale.

Kaan Müjdeci, regista: “E’ importante che il pubblico di Odessa osservi la storia di questo ambiente maschile e di un ragazzo di 11 anni che impara a diventare uomo”

Il vincitore del Festival di Venezia 1942 l’ italo-rumeno “Odessa in fiamme” di Carmine Gallone è stato proiettato fuori concorso. Considerato uno dei capolavori del cinema europeo della seconda guerra mondiale, il film è stato ritrovato nel 2005 negli archivi di “Cinecittà” a Roma. Restaurato e rimasterizzato narra dell’assedio di Odessa nel 1941.

Il tema dell’occupazione e la propaganda sono di stretta attualità in Ucraina e a Odessa.

La retrospettiva ‘Odessa in Fiamme’ è servita agli organizzatori per mostrare come gli stessi eventi siano stati adoperati a fini propagandistici dalle parti opposte.

Ivan Kozlenko, direttore generale del National Center of Olexander Dovzhenko: “Obiettivo della retrospettiva è mostrare gli eventi della seconda guerra mondiale. Ad essere più precisi mostrare il periodo di occupazione di Odessa e la regione della Bessarabia dalla prospettiva non solo sovietica, ma dal punto di vista della Romania. Questo ci aiuterà a capire che qualsiasi interpretazione creativa degli eventi storici è sempre legata a certi luoghi comuni ideologici e di propaganda”.

Il conflitto nell’Ucraina orientale getta ombre su il festival del cinema. Prima di tutto nella lista degli ospiti visto che molti europei hanno paura di venire in Ucraina. I contenuti vengono influenzati, gli organizzatori dicono che il numero di documentari in programma è molto più elevato rispetto agli anni precedenti. La ragione è solo economica visto che i documentari costano poco e i finanziamenti per la cinematografia sono scarsi in Ucraina.

Viktoriya Tigipko, direttrice del Odessa International Film Festival: “L’industria cinematografica ucraina è a corto di finanziamenti, ma esiste una strategia per lo sviluppo, ed è di vitale importanza per rilanciare il più presto possibile. Sono molti i registi di talento desiderosi e capaci di fare film ma è importante fare non soltanto 10-15 film col sostegno del governo, ma di farne altre decine ogni anno”.

La Scalinata Potëmkin, un luogo glorificato nel capolavoro di Sergei Eisenstein “La corazzata Potemkin”, ora è uno spazio con vista mare che puo’ ospitare 15 mila spettatori.

Fra gli ospiti illustri di questa edizione del festival il compositore inglese Michael Nyman che ha anche portato la sua orchestra per creare una nuova colonna sonora al film “L’uomo con la macchina da presa”, di Dziga Vertov. “Man With a Movie Camera” directed by Dziga Vertov.

Evgeniya Rudenko, euronews :
Per il 6 ° anno consecutivo la città nota come una “Una perla in riva al mare” attrae i film ucraini e stranieri piu’ recenti. Tuttavia quest’anno gli organizzatori del festival hanno un altro compito in mente: dimostrare che Odessa è un posto sicuro dove turisti e spettatori dovrebbero venire senza paura.

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