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Non basta il possibile taglio dei tassi della Fed: le Borse europee aprono deboli

Un operatore alla Borsa di Francoforte, in Germania, giovedì 13 marzo 2025
Un operatore alla Borsa di Francoforte, in Germania, giovedì 13 marzo 2025 Diritti d'autore  Michael Probst/Copyright 2025 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Michael Probst/Copyright 2025 The AP. All rights reserved
Di Doloresz Katanich Agenzie: AP
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I principali indici azionari europei hanno aperto al ribasso lunedì, nonostante l'impennata di Wall Street di venerdì, a seguito delle dichiarazioni del presidente della Fed, che ha aperto a un possibile taglio dei tassi

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Gli investitori hanno accolto con favore la notizia di un possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve statunitense nei prossimi mesi, i mercati europei hanno registrato tuttavia una correzione lunedì mattina. Gli indici azionari di riferimento sono scesi infatti in territorio negativo, ad eccezione del FTSE 100, rimasto chiuso per festività nel Regno Unito.

La danese Orsted patisce lo stop al progetto eolico Revolution Wind

Il Dax di Francoforte ha perso lo 0,4 per cento subito dopo l'apertura, il CAC 40 di Parigi è sceso dello 0,6 per cento, l'IBEX 35 di Madrid è sceso di oltre lo 0,4 per cento e il benchmark europeo STOXX 600 perdeva lo 0,3 per cento attorno alle 10. Al contempo, l'euro ha perso leggermente rispetto al dollaro americano, con un tasso di cambio pari a 1,1707.

Per quanto riguarda i titoli fuori mercato, la società energetica danese Orsted ha visto le proprie azioni scendere al minimo storico, perdendo oltre il 17 per cento del loro valore a Copenaghen. Ciò è avvenuto dopo che venerdì l'amministrazione statunitense ha bloccato il progetto di costruzione del parco eolico offshore della società, denominato Revolution Wind, agitando gli investitori.

Al contrario, le azioni di JDE Peet's hanno registrato un'impennata di oltre il 17 per cento alla notizia che Keurig Dr Pepper avrebbe acquistato l'azienda olandese che opera nel settore del caffè, sborsando 15,7 miliardi di euro.

Le piazze asiatiche trainate dagli Stati Uniti

Per quanto riguarda le piazze asiatiche, i mercati sono apparsi generalmente positivi lunedì, trainate dall'ottimismo suscitato dalle dichiarazioni del presidente della Federal Reserve Jerome Powell. Venerdì il dirigente, in occasione della conferenza annuale di Jackson Hole, nel Wyoming, ha precisato di essere consapevole dei rischi per il mercato del lavoro, il che potrebbe indurre ad accelerare i tagli dei tassi.

Il riferimento è ai dati sull'occupazione, meno buoni del previsto. Di qui l'apertura di Powell a una possibile sforbiciata al costo del denaro, richiesta a gran voce da tempo dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

L'indice Hang Seng di Hong Kong è cresciuto dell'1,9 per cento alla chiusura, mentre lo Shanghai Composite ha guadagnato l'1,5 per cento. Quest'ultimo è il livello più alto degli ultimi dieci anni, nonostante le preoccupazioni per l'aumento dei dazi sulle esportazioni verso gli Stati Uniti e la debolezza della domanda interna.

Il Nikkei 225 di Tokyo ha guadagnato un più modesto 0,4 per cento e il Kospi della Corea del Sud l'1,3 per cento. "L'Asia è destinata a crescere, alimentando il rimbalzo di venerdì di Wall Street dopo che Powell ha aperto la porta ai tagli dei tassi", ha commentato Stephen Innes di SPI Asset Management.

Lieve crescita per il petrolio, cala invece leggermente l'oro

Nelle altre contrattazioni di lunedì mattina, il greggio di riferimento statunitense ha guadagnato lo 0,4 per cento ed è stato scambiato a 63,92 dollari al barile intorno alle 11 europee, mentre il Brent, lo standard internazionale, ha guadagnato lo 0,25 per cento, a 67,39 dollari al barile.

Il dollaro Usa si è allo stesso modo apprezzato rispetto allo yen, a quota 147,24. Infine, l'oro, classico bene rifugio in situazioni di instabilità, ha registrato un lieve calo dello 0,2 per cento, a 3.410 dollari l'oncia.

Cosa tenere d'occhio questa settimana

La relazione sugli utili di Nvidia, prevista per mercoledì dopo la chiusura dei mercati di Wall Street, sarà al centro dell'attenzione questa settimana. Il ruolo dell'azienda come fornitore chiave di chip per l'intelligenza artificiale, insieme al suo peso assoluto elevato, le conferiscono un'influenza maggiore come indicatore per il mercato più ampio.

In Europa, venerdì saranno resi noti i dati sull'inflazione in Francia, Germania, Italia e di altri Paesi europei.

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