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Il Bitcoin arretra dopo l'impennata del 33% per effetto dlla vittoria di Trump

Una pubblicità della criptovaluta Bitcoin è esposta in una strada di Hong Kong, giovedì 17 febbraio 2022.
Una pubblicità della criptovaluta Bitcoin è esposta in una strada di Hong Kong, giovedì 17 febbraio 2022. Diritti d'autore  Kin Cheung/Copyright 2022 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Kin Cheung/Copyright 2022 The AP. All rights reserved
Di Tina Teng
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La svalutazione dei mercati azionari fa scendere il prezzo del Bitcoin dopo che aveva superato i 90mila dollari. La criptovaluta potrebbe essere liquidata e raggiungere i 100mila dollari entro la fine dell'anno

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Il Bitcoin ha registrato un'impennata di oltre il 33 per cento dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitensi del cinque novembre. Martedì, il valore del più importante token del mercato delle criptovalute ha superato i 90mila dollari (85mila euro), dopo che aveva sfondato la soglia degli 80mila dollari nel fine settimana.

Tuttavia, il suo prezzo è tornato sotto gli 87mila dollari (82mila euro) durante la sessione dei mercati asiatici di mercoledì, in concomitanza con il crollo dei mercati azionari globali.

Secondo alcuni analisti, le prese di profitto a breve termine potrebbero limitare il potenziale di rialzo degli asset di rischio. Martedì Wall Street ha subito un'ampia flessione dopo aver ripetutamente toccato nuovi massimi storici, mentre mercoledì i principali benchmark del mercato azionario asiatico sono scesi in vista dei dati sull'inflazione negli Stati Uniti. L'indice dei prezzi al consumo degli Stati Uniti (Cpi) dovrebbe rimanere al di sopra del livello target della Federal reserve nel mese di ottobre, il che potrebbe rallentare il ritmo dei tagli dei tassi e potenzialmente innescare ulteriori correzioni nella crescita guidata dall'effetto-Trump.

Il Bitcoin potrebbe essere liquidato entro poco tempo

Il Bitcoin è noto per la sua estrema volatilità, guidata principalmente dalla speculazione piuttosto che da solidi fondamenta. La liquidità del mercato delle criptovalute è limitata, il che significa che gli scambi tra le persone che ne detengono una grande quantità, le cosiddette "balene", possono avere un impatto significativo sui prezzi, soprattutto sulle borse più piccole o durante i periodi di minore attività di trading.

Secondo i dati di Binance, martedì i mercati delle criptovalute hanno registrato un volume simile a quello del giorno delle elezioni, quando il Bitcoin ha brevemente superato i 90mila dollari (85mila euro), mentre il prezzo si è mosso all'interno di un intervallo ristretto, indicando il potenziale per una grande liquidazione.

In tanti pensano che il Bitcoin raggiungerà i 100mila dollari (94.000 euro) prima della fine dell'anno. Tuttavia, i mercati non si muovono sempre in un'unica direzione, e un'eventuale correzione del Trump trade (l'euforia post elettorale) potrebbe innescare un ulteriore ripiegamento degli asset che hanno beneficiato della sua vittoria.

Dilin Wu, analista di ricerche di mercato di Pepperstone, ha dichiarato che "le proposte di Trump rimarranno incerte fino a quando il controllo della Camera e l'eventuale opposizione interna al partito non saranno chiariti". Inoltre, ha aggiunto che le sue politiche potrebbero portare a deficit commerciali più ampi e a un'inflazione elevata, con un impatto negativo sull'economia statunitense nel lungo periodo, che "in ultima analisi peserebbe sugli asset di rischio come il Bitcoin".

Prosegue la corsa ai 100mila dollari di valore

Il Bitcoin ha registrato un'impennata prima e dopo le elezioni statunitensi, nel contesto del Trump trade, in quanto gli investitori hanno accumulato asset legati al Bitcoin, prevedendo che le normative statunitensi sulle criptovalute sarebbero state più favorevoli sotto l'amministrazione Trump rispetto a quella del presidente Joe Biden.

Il tycoon si è dimostrato particolarmente favorevole alle criptovalute, impegnandosi alla conferenza Bitcoin 2024 a rendere gli Stati Uniti "la capitale crittografica del pianeta" e a posizionare il Bitcoin come superpotenza globale.

Non solo il Trump trade, ma anche la crescente accettazione del token digitale ha favorito i tori del Bitcoin (chi compra strumenti finanziari in attesa di un aumento dei prezzi) quest'anno, soprattutto dopo che la Securities and exchange commission (Sec) statunitense ha approvato lo spot Bitcoin Etf a febbraio.

Josh Gilbert, analista di mercato di eToro, ha scritto in una nota dell'undici novembre: "Sebbene il Bitcoin sia ai massimi storici, sembra proprio che la crescita sia appena iniziata. Questo mercato toro ha molta spinta dietro di sé e ciò potrebbe continuare a spingere l'asset verso l'alto". Gilbert ha detto che il prezzo del Bitcoin "potrebbe potenzialmente raggiungere le sei cifre entro pochi mesi".

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